Ci sono aforismi e citazioni in latino che ormai sono entrate nel quotidiano di tutti noi, ma non sempre ne conosciamo la provenienza e il significato. Qui presentiamo una breve raccolta di quelle più conosciute (la raccolta completa la trovi nella pagina dedicata ai proverbi e frasi in latino) , ognuna corredata dal nome dell'autore (quando noto) e da una breve spiegazione del suo significato.
“Alea iacta est” – Giulio Cesare, 10 gennaio 49 a.C.
Si tratta di una delle frasi più famose e riportate sui libri di storia. Si traduce con “Il dado è tratto”, sebbene questa traduzione sia parzialmente errata, da sostituire con la più precisa locuzione “Il dado è stato lanciato” (largamente intesa con la parafrasi “La decisione è presa”). La pronunciò Giulio Cesare quando nella notte del 10 gennaio del 49 a.C decise di superare il fiume Rubicone entrando con il suo esercito in territorio italico e contravvenendo così a un’esplicita legge che vietava l’ingresso nell’area con armi e mezzi bellici: tale decisione portò alla seconda guerra civile. Chi pronuncia oggi questa frase dimostra risolutezza nel portare avanti i propri intenti senza rimuginare sulla decisione presa.
“Mens sana in corpore sano” – Giovenale, 100 – 127 d.C. ca.
La massima compare nella X Satira di un poeta che sosteneva il perseguimento della tempra umana attraverso due essenziali valori, ovverosia la sanità dell’anima e l’integrità del corpo, cardini della più piena salute dell’uomo. Il significato è quanto mai prosaico: “Mente sana in corpo sano” e indicherebbe una condotta da seguire per star bene costantemente, vale a dire nutrire la mente con studio e latente apprendimento, e il corpo con esercizio fisico e salubre piacere.
“Ad maiora” – autore sconosciuto
Non è di facile ascrivibilità autoriale né temporale, in quanto tale locuzione sembra si sia affermata in ambito popolare, in un contesto associabile alla collettività. Letteralmente si traduce con “Al maggiore”, declinabile in “A cose maggiori” o ancora in “Verso cose più grandi” in riferimento a un augurio esclamabile dopo il raggiungimento di un traguardo importante della vita (una vittoria sportiva, una laurea, una promozione professionale). È capitato che alcuni dotti giornalisti terminassero qualche articolo con un bel “Ad maiora” trattando materie delicate come la politica o definendo tratti specifici di un determinato tessuto sociale.
“Mala tempora currunt sed peiora parantur” – Marco Tullio Cicerone, 106 – 43 a.C.
Si racconta che questa esclamazione venne proferita dall’eclettico Marco Tullio Cicerone in un periodo particolarmente difficile per le dinamiche sociali romane, e che essa sia stata reiterata ogni qual volta venisse constatata una criticità pesantemente inficiante. “Corrono brutti tempi ma se ne preparano di peggiori”: spesso si legge nella versione ridotta “Mala tempora currunt” e nel linguaggio corrente si usa per esprimere lamentele in realtà false, volutamente teatralizzate sebbene non veramente pensate, eppur sarcasticamente o ironicamente giustificate.
“Repetita iuvant” – autore sconosciuto
Non potrebbe esserne più vero il significato, “Le cose ripetute giovano”. L’avremo sentita centinaia di volte, soprattutto fra le mura di un’aula scolastica, in una lezione universitaria e semplicemente a casa (forse con genitori entrambi professori di latino, chissà!). La frase è d’impatto, tutt’altro che sibillina, e intende specificare che a furia di ascoltare qualcosa di ripetuto, esso si scolpisce nella memoria favorendo l’apprendimento. Funziona soprattutto in ambito pedagogico.
“Semper fidelis” – autore sconosciuto
È tra le frasi comprensibilmente più inflazionate poiché richiama gli alti valori dell’orgoglio, della fierezza e della fedeltà. I soldati e i condottieri dell’Impero Romano vivevano di ideali, tale per cui il “Sempre fedele” diventava una dichiarazione appunto di fedeltà basilare per instaurare un legame di fiducia fra suddito e imperatore, subordinato e generale. Il motto è oggi sposato dai granatieri svizzeri e dai Marines statunitensi, strano ma vero.
“Conditio sine qua non” – autore sconosciuto
L’espressione è un fulgido esempio di come la materia penale ancora si avvalga massicciamente della lingua latina. Ormai usata a tutti i livelli, nell’ambiente dell’avvocatura e del diritto privato in genere questa frase puntella molte situazioni di non facile risoluzione: il significato “Condizione senza la quale…” lascia - a seconda delle questioni - aperta una prosecuzione che deve necessariamente aderire al contesto. Es: “Il pagamento della tassa è una conditio sine qua non… “
“In vino veritas” – Quinto Orazio Flacco, 65 – 8 a.C.
La storia dell’uomo è costellata di episodi legati a gesta compiute sotto l’ebbrezza del vino e il proverbio enunciato da Quinto Orazio Flacco non ha nulla di profetico o illuminante, ma è semplicemente una considerazione sui comportamenti umani più spontanei. Il proverbio si traduce con “Nel vino sta la verità” e intende riferirsi al momento in cui chi ha ecceduto nel consumo di vino (o altri alcolici) inizia a parlare, talvolta sconsideratamente, ignorando quei freni inibitori che normalmente regolano la vita all’interno di una società evitando equivoci, degenerazioni e cattivo gusto.
“Amicus certus in re incerta cernitur” – Quinto Ennio, I secolo a.C.
La locuzione compare in un verso dell’Hecuba di Ennio, un’opera purtroppo scomparsa. Il significato è chiaro e indaga il delicato tema dell’amicizia, quella vera e incondizionata, cui la frase si riferisce: “Il vero amico si riconosce nei momenti difficili”. Di amici, in effetti, se ne possono avere tanti, ma di quali ci possiamo veramente fidare qualora decidessimo di confidarci? Ennio risponde alla domanda con un elegante costrutto di sei parole.
“Amor vincit omnia et nos cedamus amori” – Publio Virgilio Marone, 38 a.C. ca.
Tutti conosciamo il poeta latino Virgilio, le sue opere e persino la sua comparsa nella Divina Commedia in qualità di guida di Dante Alighieri nell’Inferno. Beh, a lui si deve un meraviglioso aforisma riportato nella decima ecloga delle Bucoliche al verso 69, il cui significato non potrebbe essere più romantico: “L’amore vince tutto e noi cediamo all’amore”. Non c’è forse modo migliore per concludere questa breve indagine sulla lingua latina. D'altronde, come si dice… Dulcis in fundo!
Se amate l'argomento, vi consiglio la lettura del libro di De Mauri pubblicato da Hoepli che contiene cinquemila proverbi e motti in latino. Il libro è ben strutturato e può sicuramente tornare utile quando occorre citare Motti Frasi e Aforismi nella lingua di Virgilio.