Sui libri e l'amicizia

libro i ragazzi della via pal
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Che cos'è l'amicizia?
Forse qualcosa di ancestrale , un sentimento che potrebbe affondare le sue radici nella necessità di fare gruppo e cooperare, evolvendosi nel corso dei secoli, da razionale strategia per la sopravvivenza in espressione di affetti.

Non soltanto una condivisione di incombenze quotidiane, ma anche e soprattutto una condivisone di emozioni e frasi e citazioni sull'amicizia come queste, possono aiutare a spiegare questo sentimento.

In letteratura (ma non solo), quello dell’amicizia è un argomento ricorrente, e autori di tutte le epoche e ad ogni latitudine, hanno dedicato pagine importanti a questo sentimento, qualcuno celebrandolo, altri raccontando di contrasti, altri ancora di amicizia tradita.

Il primo vero trattato sull'amicizia giunto fino a noi, è il “Laelius de amicitia”, scritto da Marco Tullio Cicerone nel 44 a.C. nel quale si evince che per Cicerone l’Amicizia è il bene più prezioso dopo la Sapienza, in quanto spontaneo e disinteressato, e che proprio in virtù di queste caratteristiche, può essere l’elemento portante di una società giusta e coesa, poiché la pratica dell’amicizia è una Virtù morale che sottintende il bene altrui, che aspira all'armonia fra tutte le cose, e in assenza di amicizia, conflitto e disaccordo hanno il sopravvento rendendo così instabili uomini e comunità.

Nell’Iliade (approssimativamente 750 a.C.), Omero racconta non solo di un preciso episodio della guerra di Troia, nel quale è Achille il protagonista, ma nel raccontarci le gesta di questo eroe ci descrive una storia di straordinaria e intensa amicizia tra Achille e Patroclo. Un’amicizia che va oltre l’ambiguità del rapporto esistente tra i due guerrieri.
E’ un legame intimo e profondo quello che unisce, forse sentimentalmente, ma di sicuro emotivamente, due uomini, due compagni d’arme. Un legame che, dopo la morte di Patroclo, spingerà Achille a combattere non più per la gloria ma in nome dell’amico perduto.

In tema di amicizie tradite raccontate in un libro, come non iniziare con il più clamoroso? Ebbene sì, stiamo parlando del tradimento di Giuda narrato da ben quattro evangelisti, con sfumature diverse ma simile nella sostanza.

Un’altra amicizia eccellente tradita è quella narrata nell'Othello di W. Shakespeare. Nell'opera, Iago si finge amico di Otello al solo scopo di manipolarlo per i suoi scopi di vendetta generati dal rancore. Sarà proprio la sua abilità nel mostrarsi servizievole e devoto, camuffando egregiamente sentimenti di odio, invidia, disprezzo a insinuare in Otello il tarlo della gelosia.

E poi ci sono i classici dei nostri giorni, dove l’amicizia viene raccontata in modo schietto e passionale.
Come ne  I ragazzi della Via Pal (1906), romanzo di Ferenc Molnár, in cui giovani ragazzini giocano a fare la guerra e uno di loro ci rimetterà la vita pur di non tradire i suoi amici, o per restare sempre tra scrittori ungheresi, ne Le Braci di Sandor Marai pubblicato nel 1942, nel quale l’amicizia tra due bambini (Henrik e Konrad) molto diversi tra loro, sopravviverà alla guerra, a gelosie, a impreviste rivalità e reticenze. Legati per oltre 24 anni, divisi dagli eventi della vita, entrambi in fuga da se stessi (Konrad girerà il mondo, Henrik si ritirerà a meditare per 40 anni), quando si rivedranno ormai anziani, l’amicizia mai dimenticata, il ritorno tanto atteso, darà loro il coraggio di aprirsi sinceramente e confermare il valore di quel legame antico.

Crediti
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