Bio in scrittura
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1) Uno che arriva ad affacciarsi alla finestra tutte le domeniche all'ora di pranzo per gridare a una folla di turisti in difesa della famiglia e dei figli, ma perché non si sposa lui?
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2) Quanto si potrà incazzare una tartaruga che dopo due chilometri si accorgesse di aver sbagliato strada?
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3) Perché uno brutto ricco è molto più bello di un brutto povero?
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4) Perché in un paese civile due che si picchiano in pubblico vanno in galera e da noi invece vanno in televisione e hanno successo?
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5) Per la mia generazione la televisione è stata una forma primitiva di letteratura.
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6) Leggere l'autobiografia di qualcuno è come fare un incontro di quelli che spesso ti cambiano la vita.
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7) La televisione, per definizione, è l'opposto del libro, è un vettore generalista che si scontra con una scelta consapevole, la più consapevole di tutte. L'unico modo conosciuto dalla televisione di parlare di libri è quello di sceneggiarli attraverso la fiction, è la sola traduzione possibile, non può fare altro.
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8) I libri sono cose già pensate, già fatte, già dette, che tu devi elaborare, fare tue. Il tuo interlocutore di carta è sempre gentile, paziente, non ti lascia mai a metà strada. È una persona che ti chiede di ascoltarlo, con il quale puoi fare dei viaggi meravigliosi.
Libri
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9) Cosa c'è di più cinico dei saldi, che ti vendono a metà prezzo quello che due giorni prima hai pagato il doppio?
Cinismo
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10) Come due strade che provengono lontane, dai due capi opposti del mondo e si incontrano. Questo è l'amore. Altri più semplicemente lo chiamano incrocio e ci mettono un semaforo.
Amore
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11) Certo anche i preliminari sono importanti purché brevi.
Brevi
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12) -Io non posso entrare-. Se sei così scemo da scrivere un cartello ai cani, non dovresti essere tu il primo a uscire dal negozio?
Cani