Bio in scrittura
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1) Vivo completamente solo, dunque non mi annoio.
Solitudine
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2) Veniamo dal nulla e scompariamo nel nulla, tutto il resto è un coacervo di fantasie puerili. Quel che nel frattempo accade è talvolta meraviglioso ma sempre insensato e privo di uno scopo.
Vita
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3) Tutti noi viventi siamo condannati a morte, dei condannati a morte chiamati alla vita da un cieco caso, vagolanti in un universo buio e indifferente.
Morte
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4) Tutte le relazioni umane sprofondano nelle paludi della vanità e dell'egoismo.
Vanità Egoismo
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5) Superati i novanta, si invecchia in maniera diversa a quanto avviene dopo i cinquanta o i sessanta anni. Si invecchia senza risentimento.
Vecchiaia
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6) Quando si prende in mano la penna per fissare il ricordo di esperienze private si vuole sempre parlare ad altri uomini, anche quando si sceglie una forma di comunicazione pudica come il diario.
Comunicazione
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7) Per l'idea ci vuole la parola, senza la parola non c'è scambio, giusto un brulichio nella coscienza, come formiche sulla pelle.
Parole
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8) Ogni poeta, per quanto innamorato, ama più che altro la poesia d'amore che va scrivendo.
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9) Ogni cattiva intenzione è più rassicurante che spaventosa: ci conferma, per lo meno, che l'uomo è capace, in qualsiasi momento, di compiere qualsivoglia malvagità. Nessuna sorpresa!
Malvagità
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10) Occorre molto tempo per imparare che in realtà non si ha un bel niente da fare. E quasi sempre è proprio allora che si comincia finalmente a fare qualcosa.
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11) Non è soltanto con la bocca che si tace o si parla di qualcosa, ma anche con l'anima.
Anima
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12) Non è piacevole incartapecorirsi nella vecchiaia. Ma mantenersi artificialmente giovanili è anche peggio.
Vecchiaia
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13) Non esiste un -cattivo matrimonio-. Ogni matrimonio è uguale agli altri, né buono né cattivo: è un matrimonio.
Matrimonio
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14) Non c'è nessun -consiglio- che possa davvero servire nella vita. Le cose accadono, ecco tutto.
Consigli
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15) Nella vita ci sono momenti del genere, in cui si prova una sorta di vertigine e si vede tutto con assoluta lucidità: si riscoprono energie e potenzialità nascoste e si comprende perché si è stati troppo codardi o troppo deboli. E sono i momenti in cui la nostra vita cambia.
Vita
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16) Nella letteratura, come nella vita, solo chi tace è -sincero-: nell'attimo in cui qualcuno parla a un pubblico non è più -sincero-, ma scrittore, o attore, perciò uomo che civetta.
Letteratura
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17) Lo scrittore, che tra miseria e distruzione, che in guerra e in pace sono la condizione umana, si giustifica e assicura di -sentire sinceramente- quel che scrive, dimentica la regola secondo cui non esiste letteratura -sincera-.
Scrittori
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18) Lo scrittore che al giorno d'oggi tenti di scrivere qualcosa di diverso da ciò che i grandi industriali della letteratura di consumo fanno ingurgitare al lettore somiglia a uno cui manchi una gamba, il quale con le sue protesi tenti di iscriversi come centometrista a una corsa.
Scrittori
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19) La vita è un fatto casuale, non possiede né un senso né uno scopo. La morte è la conseguenza necessaria di un fatto casuale e non possiede, a propria volta, né un senso né uno scopo.
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20) La stima di sé è il contenuto più profondo della vita umana.
Autostima
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21) La solitudine, quella vera, scelta consapevolmente, non è una punizione, e nemmeno una forma morbosa e risentita di isolamento, né un vezzo da eccentrici, bensì l'unico stato davvero degno di un essere umano.
Solitudine
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22) La solitudine è l'elemento vitale dello scrittore.
Solitudine
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23) La nascita non è un'esperienza, giacché è accidentale si verifica e basta, senza alcuna intenzione. La morte è un'esperienza, perché si verifica anche andando contro le nostre intenzioni.
Morte
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24) La libertà è un'impresa privata. Non esiste una libertà istituzionale. Giorno dopo giorno ciascuno è solo e può essere libero in un modo o nell'altro, unicamente grazie alle proprie forze. E sempre per poco.
Libertà
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25) La gente si accontenta della superficie, di quei segni convenzionali che può scambiarsi senza pericolo, dell'assaggio, e resta assetata per tutta la vita.
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26) L'assurdità, la spietatezza totale della vita. Non esistono «parole», né sentimenti o emozioni. Come quando si è ormai consumato tutto ciò che ha scintillato o fiammeggiato nel corso di una lunga vita. Veniamo dal nulla e scompariamo nel nulla, tutto il resto è un coacervo di fantasie puerili. Quel che nel frattempo accade è talvolta meraviglioso ma sempre insensato e privo di uno scopo.
no tags
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27) L'amore dispone di due palcoscenici su cui si recita il grande duetto, e sono entrambi infiniti: il letto e il mondo.
Amore
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28) Il grande fallimento nella vita, non consiste nello scoprire da ultimo che ci siamo sbagliati. Ancora più deprimente è accorgersi che non possiamo far altro che sbagliare.
Fallimento
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29) Forse è proprio questo il grande male che schiaccia l'umanità: non il dolore, ma la paura che le impedisce di essere felice.
Paura
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30) Forse è davvero povera una vita che non sia stata spazzata via, almeno una volta, dal turbine di una crisi come questa, una vita il cui edificio non sia stato mai scosso da un terremoto, travolto da un tornado che fa volare le tegole dal tetto e, ululando, smuove per un attimo tutto ciò che la ragione e il carattere avevano tenuto in ordine.
Vita
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31) Esiste una cosa peggiore della morte e di qualsiasi sofferenza, la perdita della stima di sé. Quando si viene colpiti da una o più persone nella stima di sé, che costituisce la nostra dignità di uomini, la ferita è talmente profonda che neanche la morte può porre fine a questo tormento.
Autostima
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32) Dire gli ebrei è una generalizzazione, proprio come se dicesse i cristiani. Ci sono ebrei e ci sono cristiani, e l'origine, la religione, lo stile di vita, la razza di sicuro comportano tanti tratti comuni. Ma gli ebrei differiscono gli uni dagli altri più di quanto non si assomiglino.
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33) Con il passare del tempo, anche se i desideri non muoiono svanisce l'ansia, l'avidità furiosa, si esauriscono la disperata eccitazione e la nausea che pervadono ogni desiderio e ogni appagamento.
Desiderio
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34) Chi parla troppo cerca di nascondere qualcosa. Chi tace in modo coerente è invece convinto di qualcosa.
Parlare
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35) C'è un modo di entrare in contatto tra esseri umani più percettivo e affidabile della parola, fatto di sguardi, silenzi, gesti e messaggi ancora più sottili; è il modo in cui un essere umano nel suo intimo risponde al richiamo di un altro.
Sguardo
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36) Arriviamo a comprendere fino in fondo gli esseri umani ai quali siamo uniti da un vincolo indissolubile soltanto nell'attimo della loro morte.
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