Bio in scrittura
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1) È una disgrazia per un bambino o per un adolescente sapere di essere ricco e poter soddisfare ogni desiderio dipendente dal denaro. In questi casi diventa impossibile misurare le proprie forze e le proprie capacità. Tutto si riduce al chiedere, immediatamente seguito dall'avere.
Adolescenza
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2) È meglio parlare che stare muti. Nel mutismo prendono il sopravvento rancori e odi.
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3) Spendere senza limiti è un segno di carenza affettiva, è il tentativo di compensare la propria insicurezza mostrando un potere che non è personale, ma legato al mezzo che si impugna.
Affetto
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4) Per gli abitanti del manicomio è il -fuori- ad essere anomalo.
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5) Nella famiglia, in cui sono spariti i dissidi quotidiani, si presentano drammi fatti di comportamenti estremi.
Famiglia
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6) La solitudine è una pace inaccettabile.
Solitudine
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7) La ricchezza copre tutto: la volgarità, la stupidità, l'ignoranza. È frutto non di doti speciali, ma di abilità che a volte accomunano il ricco e il criminale.
Ricchezza
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8) La percezione della fine è dentro ciascuno di noi, è uno stigma della specie, un marchio della sua caducità.
Fine
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9) La follia ha già a che fare con la morte, anche se non nella sua rappresentazione corporea, bensì in quella psicologica, la personalità, e in quella sociale, le relazioni.
Follia
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10) L'accumulo infinito di denaro, senza che mai si raggiunga una gratificazione completa, ricorda un'altra dipendenza, quella dal sesso. Chi ne è soggetto non è mai in pace.
Denaro
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11) Il dolore fa più rumore di qualsiasi rumore.
Dolore
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12) Il denaro, come oggetto simbolico di potere, riporta al mondo della criminalità, al coltello od alla pistola tenuti sempre, come il portafoglio, in una tasca della giacca.
Denaro
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13) Il denaro, come la droga, uccide mentre promette metamorfosi da sogno.
Denaro