Bio in scrittura
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1) È meglio non comandare del non venire obbediti.
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2) Vi ha un giorno nell'anno in cui il vae soli della Bibbia ci è in viso buttato, come ingiuria, dalla rossa vampa del caminetto e ci soffia gelato alle orecchie, come minaccia, dalla terra nevata. È il Natale.
Natale
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3) Vi ha risposte che sono insieme una domanda ottime a protrarre un discorso. E io invece, nelle mie risposte, pongo sempre punti; mai virgole né punti e virgola
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4) Vi ha gente che è sempre del parere dell'ultimo libro che legge.
Libri
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5) Uomo e donna si completano vicendevolmente, come il bottone e l'occhiello, come il violino e l'archetto.
Uomini
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6) Una colpa non è cancellata finché si rammenta.
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7) Un vero grande uomo non può essere che umile. Egli conosce quanta pochissima parte abbia la volontà sua ne' concepimenti di lui, quanto egli debba tutto ad un incontrollabile estro che non si sa, fino ad oggi, donde venga, come esploda, perché fugga.
Umiltà
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8) Un uomo io lo stimo quanto insaccoccia. L'anima umana sta nella borsa. Vuota la borsa, addio anima!
Stima
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9) Un libro indegno di essere letto una seconda volta è indegno pure di essere letto una prima.
Libri
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10) Tutto si perdona, fuorché il non aver cuore. Chi non l'ha se l'inventi.
Cuore
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11) Tutti fuggono, perfino gli amici, da chi è colpito da una malattia contagiosa. Va dunque posta, fra le contagiose, anche la bolletta.
Fuga
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12) Tutti che le hanno godute, dicono che le gioje di questo mondo sono ingannatrici. Ma almeno le hanno godute!
Gioia
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13) Troppo facilmente si dà del birbante, a cui la sorte è contraria, come del galantuomo a cui la sorte sorrise.
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14) Teneva la moglie come certi bibliofili tengono i libri, senza toccarli.
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15) Tali leggendo solo credono di studiare. Senza meditazione, la lettura non è che un perditempo.
Lettura
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16) Speranza, sogno di chi veglia.
Speranza
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17) Se si vuol scusare la caccia colle passeggiate, spec. alpine, che la caccia provoca e giovano alla salute, le passeggiate si possono fare egualmente anche senza fucile, e se si vuol scusarle come un mezzo di apprendere a colpire al segno, vi sono bersagli inanimati da tutte le parti, senza abbattere gli innocenti augellini e le timide lepri.
Caccia
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18) Se oggidì si scrivesse secondo la stretta etimologia oppure si leggesse, nessuno capirebbe più nulla; tanto le parole si dipartirono dal loro primo razionale significato.
Parole
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19) Scopo della burocrazia è di condurre gli affari dello Stato nella peggior possibile maniera e nel più lungo tempo possibile.
Burocrazia
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20) S'impara spesso dai ricchi a fare il pitocco.
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21) S'ha vergogna di un debito di poche lire, si ha quasi orgoglio di uno di molte. Solletica la propria vanità il poter dire “sono pieno di debiti” e si rialza superbamente la testa, invidiati perfino dai nostri creditori.
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22) Riconoscere i propri torti e domandarne altrui scusa, non è già un avvilirsi, ma è anzi un rialzarsi nella stima degli altri e di noi.
Rialzarsi
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23) Regola di vita dimenticare il passato, non pensare al futuro, godere il presente.
Vita
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24) Regola di onestà, essere buoni tanto da non imbrogliare alcuno, non però tanto buoni da essere da alcuno imbrogliato. Non imbrogliare alcuno né essere imbrogliato.
Onestà
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25) Quanto sa, gl'impedisce di sapere quanto dovrebbe.
Sapere
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26) Quanto piccolo l'uomo dinanzi l'universo, quanto grande lui che l'universo comprende!
Universo
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27) Quando l'interesse del principe non s'accorda a quello del popolo, il principe è di danno, e quando s'accorda, il principe è inutile.
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28) Qual è la miglior lingua? Leggo Shakespeare, e dico, è l'inglese, leggo Virgilio e dico -è il latino-, leggo Dante e dico è l'italiano, leggo Richter, e dico, è il tedesco, leggo Porta, e dico è il milanese.
Lingua
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29) Perché, o stolti, far birberie fuor della legge? c'è tanto posto di farne dentro!
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30) Perché in generale si sfugge la solitudine? Perché pochi si trovano in buona compagnia seco.
Solitudine
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31) Ove non arriva la pelle di leone, si rappezzi con quella di volpe.
Furbizia
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32) Non vi ha che una medicina efficace; quella di regolare la vita in modo da non aver mai bisogno di rimedi.
Medicina
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33) Non si diventa grandi uomini, se non si ha il coraggio d'ignorare un'infinità di cose inutili.
Coraggio
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34) Non c'è cacciatore che non vanti il suo cane, non c'è vignaiolo che non vanti il suo vino, non cavaliere che non vanti il suo nastro. Ma pochi sono i mariti gloriosi delle lor mogli.
Cani
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35) Massimo segno della fine, è il principio.
Fine
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36) Le sostanze che i dottori prescrivono come medicamenti, sono in gran parte venefiche e atte a provocare malanni. Nella libreria medica molti sono i libri che trattano de' rimedi de' mali, non uno ch'io sappia, che si occupi dei mali de' rimedi.
Medicina
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37) Le ragazze che dicono “se mi sposi ti voglio bene” equivalgono alle puttane che dicono “dammi 5 lire e sono tua”
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38) Le donne sono tante serrature in cerca di una chiave.
Donne
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39) La traduzione delle opere letterarie, o sono fedeli e non possono essere se non cattive, o sono buone e non possono essere se non infedeli.
Traduzione
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40) La servitù nasce e vive dalla comune viltà. Tutte le declamazioni contro gli abusi della tirannide sono meno efficaci che il dire ai servi: contatevi.
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41) La nuova letteratura non può che essere umoristica. La scienza dubita, e così l'umorismo.
Umorismo
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42) La menzogna non può esser contenuta se non in un vaso di verità. La stessa menzogna è un omaggio alla verità, perché tanto è migliore quanto più è verosimile.
Menzogna
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43) La legge è uguale per tutti gli straccioni.
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44) L'utopia di un secolo spesso diviene l'idea volgare del secolo seguente.
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45) L'uomo teme gli Iddii, ch'egli stesso creò.
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46) L'ultimo gradino della cattiva fortuna è il primo alla buona.
Sfortuna
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47) L'originalità in arte ha più spesso radice in difetti che non in virtù.
Arte Difetti
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48) L'ingegno è fatto per un terzo d'istinto, un terzo di memoria, e l'ultimo terzo di volontà.
Istinto
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49) L'arte non imita, interpreta.
Arte
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50) L'arte di un autore sta nel cancellare.
Arte
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51) L'amore vive non solo di sentimenti, ma di bistecche.
Amore
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52) L'Apocalisse è la più alta ciarlatanata fatta per imbrogliare la gente minchiona. È l'impotenza che assume il far misterioso per farsi creder potenza.
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53) In un libro d'umorismo il protagonista è sempre l'autore, non lo si può perdere mai di veduta, e ne fa il principale interesse.
Umorismo
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54) In Italia il far nulla appartiene alle occupazioni.
Italia
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55) Il torto di molti ladri in faccia al pubblico e alla giustizia è quello di non aver rubato abbastanza per celare il furto.
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56) Il sorriso è alla bellezza, quello che il sale è alle vivande.
Sorriso
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57) Il pudore inventò il vestito per maggiormente godere la nudità.
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58) Il prurito dei vecchi, il chiacchierare.
Vecchiaia
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59) Il mondo non può sostenersi senza ingiustizia.
Ingiustizia
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60) Il mio silenzio è più eloquente del tuo parlare.
Silenzio
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61) Il genio è una varietà della pazzia.
Genialità
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62) Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole.
Amicizia
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63) Il diavolo ha reso tali servigi alla Chiesa, che io mi meraviglio com'esso non sia ancora stato canonizzato.
Diavolo
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64) Il cosidetto divertimento della caccia, spogliato dalle sue lusinghiere apparenze, non è altro che la soddisfazione del perfido istinto dell'uomo di spargere sangue e di distruggere. Esclusi i cacciatori di professione che hanno una valida scusa nel bisogno di procurarsi il vitto o quelli che caccian le bestie feroci, feroci beninteso per l'uomo, tutti gli altri che cacciano per semplice gusto non sono che assassini. Che se si vuol scusare la caccia colle passeggiate, spec. alpine, che la caccia provoca e giovano alla salute, le passeggiate si possono fare egualmente anche senza fucile, e se si vuol scusarle come un mezzo di apprendere a colpire al segno, vi sono bersagli inanimati da tutte le parti, senza abbattere gli innocenti augellini e le timide lepri.
Caccia
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65) Il cane è la bestia che io, dopo la donna, preferisco.
Cani
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66) Il campo del verosimile è assai minore di quello del vero.
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67) I tormenti della bontà che non può sfogarsi, sono forse peggiori di quelli della malvagità sfogata.
Bontà
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68) I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi.
Pazzia
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69) I missionari cattolici, a differenza dei protestanti, invece di tentare la conversione dei selvaggi coll'insegnar loro le umane universali regole del Vangelo, s'intende, col contrafforto della pagnotta, ancor prima di parlar loro di Dio, parlano dell'immacolata e del purgatorio. E credono poi di averne convertite migliaia quando possono arrivarli con una secchiata di acqua benedetta.
Religione
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70) I bibliofili possessori di biblioteche di cui non volgono una pagina, si possono paragonare agli eunuchi in un harem.
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71) Ha bimbi? No, salvo il marito.
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72) Fa il tuo vero interesse e farai l'interesse di tutti.
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73) Due sono le grandi gioie nella vita d'amore di un uomo: la prima, quando per la prima volta può dire “amo”, l'altra ancora più grande, quando può dire “sono amato”.
Amore
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74) Dove gli occhi van volentieri, anche il cuore va, né il piede tarda a seguirli.
Amore Occhi
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75) Disertore può chiamarsi il suicida.
Suicidio
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76) Dicono che la filosofia è la medicina dell'anima. Ammettiamolo. Ma insieme, ammettendone anche le sue conseguenze, diremo che la filosofia come la medicina è per i malati e non per i sani. Come la medicina poi è un veleno e ogni veleno, se in breve quantità, giova, in grande uccide.
Filosofia
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77) Dicono alcuni che l'amore è il coito. Sarebbe come dire che il mangiare è il cacare. Certo che il cibo finisce, in parte, nel cesso, ma non si mangia pel cesso come non si fa all'amore pel coito, sebbene ci si finisca.
Amore
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78) Dicesi età dell'oro quella in cui oro non c'era.
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79) Di molte cose pare che non si possa far senza: poi quando si perdono o loro si rinuncia, ci accorgiamo che si può far senza benissimo anche di esse. E così dovrebbe essere anche per la vita che sembra, a chi la possiede, indispensabile.
Vita
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80) Della vita, metà è di desiderio, e metà d'insoddisfazione. La vita è una atroce burletta.
Vita
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81) Creder d'ingegno chi sa molto a memoria gli è come riputare sapiente chi tiene in casa una grande biblioteca. Molti, anzi, a forza di studio, diventano ignorantissimi.
Memoria
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82) Continuamente nascono i fatti a confusione delle teorie.
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83) Come l'accensione di una candela dà a questa in una il principio di vita e di morte, così la nascita all'uomo.
Nascita
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84) Ci fu data la lingua, sì, per parlare; ma anche i denti per tenerla assiepata.
Lingua
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85) Chi vuol riposare, lavori.
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86) Chi molto dice, pensa poco.
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87) Che è un matrimonio, in tutti i paesi del mondo, per quanto premeditato, se non un getto di dadi?
Matrimonio
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88) Che è l'onestà se non la paura della prigione?
Onestà
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89) Che buon tempo! Star lì a fare la fatica di far versi quando ce ne sono tanti già belli e fatti.
Poesia
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90) Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.
Dèi
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91) Alle volte, coi libri di teologia e di filosofia, si fa una strenua fatica per capire che quanto si arriva a capire non valeva la pena di esser capito.
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92) Agli esami, i professori cercano più di far sapere allo scolare che loro sanno, che non di conoscere se lo scolare sappia.
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93) A molti non mancano che i denari per essere onesti.
Onestà