Bio in scrittura
»
1) Una parola è un incantamento, una evocazione allucinatoria, non designa una 'cosa', ma la cosa diventa parola.
Parole
»
2) Un linguaggio è un gigantesco -come se-.
Lingua
[ads-1]
»
3) Un lettore professionista è in primo luogo chi sa quali libri non leggere.
Lettura
»
4) Serve a qualcosa il paradiso? o la sua perfezione include l'inutilità?
no tags
[ads-1]
»
5) Questo gioco arcaico, matematico, simbolico, non ha nulla dello sport: non produce campioni fatti di carne di manzo, non è cordiale, è silenzioso, maniacale, malsano, genera nevrotici protagonisti di un freddo sogno di simboli e tornei, di numeri e di re.
no tags
»
6) Ogni viaggio comincia con un vagheggiamento e si conclude con un invece.
Viaggiare
»
7) Non credetegli quando dicono che lo scrittore deve adoperare una lingua che tutti devono capire. Non la deve capire nessuno! Figurarsi. Devono leggerla, rileggerla; sennò quale sarebbe la polivalenza linguistica dello scrittore nel tempo?
Scrittori
[ads-1]
»
8) Non conosco migliore scuola di anarchia del matrimonio indissolubile.
Anarchia Matrimonio
»
9) Non c'è al mondo oggetto librario più fascinoso, seducente, innamorativo di una Enciclopedia.
no tags
»
10) Nello psicoanalista c'è una strana mescolanza del fool e del prete, direi del vescovo e del ciarlatano.
Psicoanalisi
»
11) Nella nostra cultura noi non riusciamo a pensare al paradiso, per il momento, se non come una variante particolarmente luminosa del nulla.
no tags
»
12) Lo scrittore è colui che è sommamente, eroicamente incompetente di letteratura.
Scrittori
»
13) Lo scrittore sceglie in primo luogo di essere inutile.
Scrittori
»
14) Lo scrittore deve adescare, non deve raccontare niente, non ha nessun compito di trasmettere verità.
Scrittori
»
15) Letteratura. Quando getta via la propria anima trova il proprio destino.
Letteratura
»
16) Letteratura è un gesto non solo arbitrario, ma anche vizioso: è sempre un gesto di disubbidienza, peggio, un lazzo, una beffa; e insieme un gesto sacro, dunque antistorico, provocatorio.
Letteratura
»
17) La vita è e deve essere un negativo dei sogni.
Vita
»
18) La letteratura, ben lungi dall'esprimere la totalità dell'uomo, non è espressione, ma provocazione.
Letteratura
»
19) L'uomo vive di pane e pigiama.
Uomini
»
20) L'importante è proporre delle ipotesi. Nessuna attività è più nobile di questa, più degna dell'uomo.
no tags
»
21) L'ebreo è esule: e noi crediamo di non esserlo?
no tags
»
22) L'antisemitismo non è un fenomeno di malvagità politica, troppo lunga è la sua storia per non sospettare che nasconda qualcosa di terribile, una sorta di follia che sempre colpisce chi froda se stesso e mente sul proprio destino.
no tags
»
23) Io amo le macchine imprecise, i computer che sbagliano, i semafori che s'incantano.
no tags
»
24) In verità, non c'è al mondo oggetto librario più fascinoso, seducente, innamorativo di una enciclopedia.
no tags
»
25) In generale, gli scrittori sono convinti segretamente di essere letti da Dio.
Scrittori
»
26) In definitiva, ha qualcosa da insegnare solo chi non vuole insegnare.
no tags
»
27) I poveri sono le brioches dell'anima.
Povertà
»
28) Gli intellettuali. Questo risibile quinto stato.
no tags
»
29) Già il fatto che un libro sia un romanzo non depone a suo favore, è un connotato lievemente losco, come i berretti dei ladruncoli, i molli feltri dei killers, gli impermeabili delle spie.
no tags
»
30) Finché c'è al mondo un bimbo che muore di fame, fare letteratura è immorale.
Letteratura
»
31) Essere ebreo è una condizione umana estrema, terribile e insondabile; una condizione di cui l'occidentale ha paura; e noi sappiamo che si ha paura di ciò che sta dentro di noi, non di ciò che ci è estraneo.
no tags
»
32) -Aver ragione- è la naturale vocazione della follia.
Follia