Grigorij Rasputin nasce in un povero villaggio della Siberia il 10 gennaio 1869, quinto di nove figli, già da bambino si dimostra particolarmente irrequieto, e tutta la sua vita è una continua escalation di eccessi e depravazioni.
Da bambino cadde con il fratello in un fiume gelido, quell'incidente procurò ad entrambe la polmonite, ma mentre il fratello morì poco dopo, Grigorij superò la malattia, nonostante la febbre alta gli procurasse delirio e visioni. Probabilmente però, non superò altrettanto bene la perdita del fratello.
Da ragazzo, era tristemente conosciuto per le sue continue intemperanze e trasgressioni: alcool,furti, molestie sessuali erano all'ordine del giorno, ma non gli impedirono comunque di sposarsi giovanissimo, di diventare padre di sette figli, e di vagabondare per la Russia.
E' durante questi suoi vagabondaggi che entra in contatto con la setta dei Klhysty, una setta che predicava la pratica del peccato per poter ottenere la redenzione attraverso il pentimento. Nonostante fosse quasi analfabeta, e la sua condotta di vita fosse considerata immorale e riprorevole, riusci grazie ad un innato carisma, e a una convincente dialettica, a circuire centinaia di persone in ogni ambito sociale.
Proclamatosi monaco e veggente, nel 1905 grazie all'intermediazione di un'intima amica della Zarina, Rasputin venne introdotto alla corte imperiale per curare l'erede al trono, affetto da emofilia e costantemente in pericolo di morte. I suoi misteriosi successi, le sibilline predizioni, lo trasformeranno da semplice mago/guaritore a consigliere spirituale.
Da quel momento in poi, Rasputin spadroneggia e riesce a soggiogare alle sue perverse volontà la zarina, lo zar e buona parte della corte, ma contemporaneamente a inimicarsi prestigiosi rappresentanti della politica, della stampa, intellettuali di rilievo, i quali non nutrono stima e simpatia per il losco personaggio, ma soprattutto temono l'equivoca influenza che è in grado di esercitare sulla famiglia reale, s' incomincia così a insinuare che sia lo stesso Rasputin a prendere decisioni in ambito politico, e probabilmente non a torto, considerato che in determinate circostanze ottiene l'allontanamento di pubblici ufficiali a lui ostili.
Le fragili personalità degli Zar, l'esito catastrofico della guerra del 1914,e pare pressioni internazionali, convinceranno una volta di più i detrattori di Rasputin della necessità di eliminarlo.
Sfuggito ad un primo attentato del 1914, nell'inverno del 1916, viene invitato ad una cena dove si tenta di ucciderlo con il cianuro, ma dopo diverse ore Rasputin non dà ancora alcun segno di malore sicché i congiurati decidono che per finirlo è necessario sparargli, ma dopo più di un'ora e molto sangue perso, è ancora vivo e raggiunge la porta tentando di fuggire.
Viene quindi raggiunto da altri colpi di pistola, ma sembra che anche questi non siano sufficienti a ucciderlo, i congiurati in preda al terrore lo colpiscono ripetutamente al viso e infine lo gettano in un fiume dove sarà ripescato qualche giorno dopo.
Indagini approssimative, reticenze e depistaggi consentiranno ai complottisti di non subire un vero processo e di essere poi esiliati, mentre la famiglia di Rasputin si dovrà barcamenare fra stenti e difficoltà. La triste fine degli Zar in seguito alla rivoluzione d'ottobre, è invece Storia.
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1) Sebbene la nostra anima possa appartenere a Dio, il corpo appartiene a noi.
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2) Se sono stati i tuoi congiunti ad orchestrare la mia morte, allora la tua famiglia, i tuoi figli ed i tuoi parenti moriranno nel giro di un paio d'anni. Verranno uccisi dal popolo russo.
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3) Il terzo rintocco della campana annuncerà la mia morte.
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4) Il Signore ha visto le tue lacrime e ascoltato le tue preghiere. Non temere, il piccolo non morirà.
Lacrime
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5) I veleni abbracceranno la Terra come un focoso amante. E nel mortale abbraccio, i cieli avranno l'alito della morte e le fonti non daranno più che acque amare e molte di queste acque saranno più tossiche del sangue marcio del serpente. Gli uomini moriranno di acqua e di aria, ma si dirà che sono morti di cuore e di reni.
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