Frasi Luigi Pintor

10 Aforismi Citazioni e Frasi Celebri di Luigi Pintor

Bio in scrittura

Biografia

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1) Un libro serve a chi lo scrive, raramente a chi lo legge, perciò le biblioteche sono piene di libri inutili.
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2) Totalitarismo e democrazia sono due parole senza qualità. Avrebbero bisogno di molti aggettivi per l'appunto qualificativi. Un dispotismo può essere illuminato e una democrazia putrefatta e non è semplice districarsi tra queste antinomie.
  Democrazia

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3) Per scrivere un libro nel terzo millennio ci vuole una smisurata superbia. Basta entrare in una biblioteca comunale e guardare le vetrine di un cartolaio per capire che il mondo non ha bisogno di un volume in più.
  Libri

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4) Nessuno vuol più migliorare il mondo, tutti vogliono arricchirlo e pensano che sia la stessa cosa. Arricchitevi è il messaggio più diffuso e più ascoltato. È un'istigazione a delinquere nobilitata dall'etica protestante, incoraggiata dalla doppia morale cattolica, tutelata dalla legge a tutti gli effetti.
  Mondo

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5) La religiosità è una domanda di risarcimento contro questo destino. Ma affidarsi alle religioni costituite per trovare risposta è un cattivo espediente. Il risultato è una miscela amara di signoria e servitù, superbia di chi porge il calice e umiltà di chi ne beve, appagamento per i sacerdoti officianti e consolazione per la moltitudine osservante.
  Religione

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6) Il male ha una fantasia illimitata.
  Male

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7) I quotidiani si chiamano così perché durano un giorno e il giorno dopo servono a incartare le patate o a pulire i vetri.
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8) I piccoli leader che vanno di moda in occidente si somigliano come gocce d'acqua. Hanno in comune una inconsistenza che traspare dai loro volti incolpevoli. Non hanno stoffa perché non hanno storia e se l'avessero si sentirebbero spaesati.
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9) Basta entrare in una biblioteca comunale e guardare le vetrine di un cartolaio per capire che il mondo non ha bisogno di un volume in più.
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10) Al ventesimo secolo si può perdonare tutto, anche le due guerre mondiali e quelle successive, anche le sfilate di moda e le corse di formula uno, ma non il peccato di aver sacrificato il cinematografo alla televisione. È codesta una scatola vuota che mostra il mondo piatto come una lavagna e non distingue una scena di guerra da una partita di calcio. Tra i due schermi c'è la stessa differenza che passa tra il calore di un camino e un frigorifero spento.
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Crediti

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