Bio in scrittura
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1) Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli.
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2) Tutti gli amori dell'uomo, ancorché diversi, hanno lo stesso motore.
Amore
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3) Spesso è da forte, più che il morire, il vivere.
Vivere
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4) Soglionsi per lo più i libri dedicare alle persone potenti, perché gli autori credono ritrarne chi lustro, chi protezione, chi mercede.
Libri
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5) Oh, quanto è sottile, e invisibile quasi la differenza che passa fra il seme delle nostre virtù e dei nostri vizi.
Virtù
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6) Non è meraviglia, se tu disdegni finora di volgere benigno il tuo sguardo ai moderni popoli, e di favorire in quelle contaminate carte alcune poche verità avviluppate dal timore fra sensi oscuri ed ambigui, ed inorpellate dall'adulazione.
Adulazione
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7) Non perdo mai occasione d'imparare a morire; il più gran timor ch'io abbia della morte è di temerla.
Morte
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8) Non abusare mai del tuo potere.
Potere
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9) Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del padreterno. Non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me: che farete da soli?
Morte
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10) Mai si può veramente ben conoscere il pregio e l'utilità d'un amico verace, quanto nel dolore.
Amicizia
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11) Leggere, come io l'intendo, vuol dire profondamente pensare.
Lettura
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12) L'aver con chi piangere menoma il pianto d'assai.
Piangere
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13) Io dico e credo, che il libro è e deve essere la quintessenza del suo scrittore e che se non è tale, egli sarà cattivo, debole, volgare, di poca vita e di effetto nessuno.
Libri
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14) Imparai, che bisognava sempre parere di dare spontaneamente quello che non si potea impedire d'esserti tolto.
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15) Il parlare, e molto più lo scrivere di sé stesso, nasce senza alcun dubbio dal molto amor di sé stesso.
Parlare
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16) Far tacere un vecchio è cosa difficile. Far poi tacere un vecchio autore è cosa impossibile.
Tacere
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17) Dalla paura di tutti nasce nella tirannide la viltà dei più.
Paura
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18) Chi molto legge prima di comporre, ruba senza avvedersene e perde originalità, se ne avea.
Lettura
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19) Chi ha moglie e figli nella tirannide, tante più volte è replicatamente schiavo e avvilito, quanti più sono gl'individui per cui egli è sforzato sempre a tremare.
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20) Bisogna veramente che l'uomo muoia perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.
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21) Bisogna sempre dare spontaneamente quello che non si può impedire ti venga tolto.
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22) Basso affetto non cape in cor sublime.
Affetto
