Frasi Epicuro

111 Aforismi Citazioni e Frasi Celebri di Epicuro

Epicuro Frasi Famose

Nome: Epicuro
In Arte:
Luogo di Nascita: Samo ( Grecia )
Data Nascita: 341 ac
Data Morte: 270 ac
Professione: Filosofo
Premi:

Biografia

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1) La paura di un male ci conduce a un male peggiore.
  Paura

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2) È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
  Dèi

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3) È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sé stessi.
  no tags

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4) È preferibile che un bel progetto non vada in porto piuttosto che abbia successo un progetto dissennato.
  Successo

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5) È non solo più bello ma anche più piacevole fare il bene anziché riceverlo.
  Bene

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6) È nobile cosa la povertà accettata con gioia.
  Povertà

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7) È meglio essere senza fortuna ma saggi che fortunati e stolti.
  Fortuna

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8) È bene riflettere sulle cose che possono farci felici: infatti se siamo felici abbiamo tutto ciò che occorre; se non lo siamo facciamo di tutto per esserlo.
  Felicità

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9) Vuoto è l'argomento del filosofo che non dà sollievo all'umana sofferenza.
  Sofferenza

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10) Vivi nascosto.
  Vivere

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11) Un tempo illimitato contiene la stessa quantità di piacere che uno limitato, quando i confini dei piaceri si valutino con retto calcolo.
  Piacere

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12) Tutti quei desideri che, se non esauditi, non arrecano vera sofferenza non sono necessari: il loro stimolo è tale da potersi annientare facilmente quando appaiano indirizzati a cose difficili a ottenersi, o siano tali da recare danno.
  Desiderio

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13) Tutte le volte che ti trovi in angustie, ciò è perché tu ti dimentichi della natura; crei infatti a te stesso timori e desideri che non hanno limite.
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14) Si è disposto nella maniera migliore contro il turbamento che proviene dall'esterno colui che si è reso affini le cose possibili e non del tutto estranee le impossibili. Quanto a quelle cose riguardo a cui non ha avuto nemmeno tale potere, se ne è astenuto del tutto, fondandosi su tutto ciò che è utile a tale scopo.
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15) Se vivi sulla norma della natura, non sarai mai povero; su quella delle opinioni, non sarai mai ricco.
  Vivere

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16) Se ti opporrai a tutte le sensazioni, non avrai più nemmeno criteri cui riferirti e perciò neanche modo di giudicare quelle che tu dici essere errate.
  no tags

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17) Se rifiuterai una sensazione senza ben distinguere fra ciò ch'è dovuto a opinione, ciò che attende conferma, ciò ch'è presente con evidenza in base a sensazione o ad affezione o a un qualunque atto di intuizione rappresentativa della mente, finirai col confondere anche le altre sensazioni con opinione vana, e non riuscirai più ad usare alcun criterio di giudizio. E se nelle nozioni fondate sull'opinione tu farai valere ugualmente sia ciò che attende conferma sia ciò che non riceve conferma, non potrai sfuggire all'errore, perché non ti sarai liberato assolutamente dall'ambiguità nel giudizio circa la verità o falsità di una conoscenza.
  no tags

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18) Se ogni piacere si intensificasse nel suo luogo e nella sua durata, e pervadesse tutto il nostro composto o le parti più importanti del nostro essere, allora i piaceri non differirebbero gli uni dagli altri.
  Piacere

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19) Se la vista, la conversazione e lo stare insieme vengono tolti, la passione d'amore s'estingue.
  Amore

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20) Se la sicurezza nei riguardi degli altri uomini deriva fino a un certo punto da una ben fondata situazione di potenza e ricchezza, la sicurezza più pura proviene dalla vita serena e dall'appartarsi dalla folla.
  no tags

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21) Se in ogni circostanza non rapporterai la tua azione al fine secondo natura, ma, nella scelta o nel rifiuto, ti indirizzerai ad altro fine, le tue azioni non saranno in coerenza con le tue parole.
  Coerenza

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22) Se gli dèi esaudissero le preghiere degli uomini, l'umanità verrebbe dissolta a causa di tutti i mali che gli uomini si invocano l'un l'altro.
  Male

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23) Se ci siamo noi la morte non c'è, quando noi non ci siamo più non c'è più neanche la morte.
  Morte

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24) Scacciamo per sempre da noi le cattive abitudini come se fossero uomini malvagi che ci hanno nuociuto per molto tempo.
  Abitudine

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25) Poca importanza ha la sorte per il saggio, perché le cose più grandi e importanti sono governate dalla ragione, e cosi continuano e continueranno ad essere per tutto il corso del tempo.
  no tags

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26) Per tutti quegli esseri viventi che non ebbero la capacità di stringere patti reciproci circa il non recare ne ricevere danno, non esiste né il giusto né l'ingiusto; e altrettanto si deve dire per quei popoli che non poterono o non vollero stringere patti per non recare e non ricevere danno.
  no tags

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27) Per molti le ricchezze acquistate non hanno rappresentato la fine, ma solo un mutamento delle loro miserie.
  no tags

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28) Per la maggior parte degli uomini quiete è torpore, attività furore.
  no tags

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29) Partecipiamo alle sventure degli amici non piangendoci sopra, ma dandoci da fare.
  Amicizia

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30) Ognuno lascia la vita come se l'avesse cominciata allora.
  Vita

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31) Occorre convincersi che il discorso lungo e il discorso breve arrivano al medesimo fine.
  no tags

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32) Né la ricchezza più grande, né l'ammirazione delle folle, né altra cosa che dipenda da cause indefinite sono in grado di sciogliere il turbamento dell'animo e di procurare vera gioia.
  Gioia

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33) Nulla vale tanto a dare serenità all'animo come il non darsi troppo da fare, il non cacciarsi in imprese di difficile esito, e il non sforzarsi al di là delle proprie capacità, tutte cose che ad altro non servono se non a mettere il disordine nella nostra natura.
  Serenità

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34) Non è tanto dell'aiuto degli amici che noi abbiamo bisogno, quanto della fiducia che al bisogno ce ne potremo servire.
  Aiuto

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35) Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente, né saggiamente e bene e giustamente senza anche vivere felicemente. A chi manchi ciò da cui deriva la possibilità di vivere saggiamente, bene, giustamente, manca anche la possibilità di una vita felice.
  Vivere

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36) Non sono da temere gli dèi; non è cosa di cui si debba stare in sospetto la morte; il bene è facile a procurarsi; facile a tollerarsi il male.
  Dèi

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37) Non si dà vita felice senza che sia intelligente, bella e giusta, né vita intelligente, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili.
  Vita

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38) Non si deve invidiare nessuno; visto che i buoni non meritano invidia, ed in quanto ai cattivi, più essi trovano buona sorte più si rovinano.
  Invidia

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39) Non la natura che è unica per tutti, distingue i nobili dagli ignobili, ma le azioni di ciascuno e la sua forma di vita.
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40) Non intorbidare il bene presente col desiderio di quello che ti manca, ma considera che anche questo lo hai desiderato.
  Bene

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41) Non gioverebbe a niente il procurarsi sicurezza nei riguardi degli altri uomini finche si continuasse a nutrire timore riguardo a ciò che sta sopra di noi, o sottoterra, o in generale nell'infinito.
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42) Non fingere di essere saggio, ma sii saggio davvero: non abbiamo bisogno di apparire sani, ma di esserlo veramente.
  no tags

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43) Non fare niente nella vita che ti farà temere che il tuo vicino se ne accorga.
  no tags

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44) Non fare filosofia per scherzo, ma sul serio; perché non abbiamo bisogno di apparire sani ma piuttosto di esserlo veramente.
  Filosofia

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45) Non dura ininterrottamente il dolore della carne; il suo culmine dura anzi un tempo brevissimo; e ciò che di esso appena oltrepassa il piacere non si protrae molti giorni nella nostra carne. Le lunghe malattie poi arrecano alla carne più piacere che dolore.
  Dolore

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46) Non cresce il piacere della carne, ma solo subisce variazione, una volta che sia rimossa tutta la sofferenza che viene dal bisogno. Il limite dei piaceri che la ragione ci prescrive è prodotto dal calcolo razionale di questi stessi e di tutte le affezioni dello stesso tipo, che procurano all'anima i più grandi timori.
  Piacere

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47) Non chi cerca sempre l'assistenza degli amici dev'essere considerato un amico, né chi non se ne approfitta mai. L'uno fa mercato del bene per averne il contraccambio, l'altro recide la speranza del bene per l'avvenire.
  Amicizia

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48) Non bisogna sciupare quello che si ha con il desiderio delle cose che mancano, ma riflettere sul fatto che anche ciò che si ha era prima oggetto del desiderio.
  Desiderio

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49) Non bisogna far violenza alla natura, ma persuaderla.
  Natura

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50) Non aspetti il giovane a filosofare, né il vecchio di filosofare si stanchi: nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per la salute dell'anima. Chi dice che non è ancora giunta l'età di filosofare o che è già trascorsa, è come se dicesse che non è ancora o non è più l'età per essere felici.
  Filosofia

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51) Non abbiamo tanto bisogno dell'aiuto degli amici, quanto della certezza del loro aiuto.
  Amicizia   Certezza

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52) Noi riteniamo il piacere principio e fine della vita felice, perché lo abbiamo riconosciuto bene primo e a noi congenito.
  Felicità

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53) Niente basta a chi non basta ciò che è sufficiente.
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54) Nessuno, vedendo il male, lo preferisce, ma ne rimane ingannato, parendogli un bene rispetto al male peggiore.
  Male

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55) Nessuno s'accorga che tu sei vissuto.
  Vivere

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56) Nessun piacere è di per sé stesso un male: ma i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.
  Piacere

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57) Nelle discussioni fatte per amore di sé stesse più guadagna chi è vinto, in ragione di quel ch'egli vi impara.
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58) Nasciamo una sola volta, due non è concesso; tu, che non sei padrone del tuo domani, rinvii l'occasione di oggi; così la vita se ne va nell'attesa, e ciascuno di noi giunge alla morte senza pace.
  Vita

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59) Meglio essere senza fortuna ma saggi che fortunati e stolti.
  Saggezza

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60) Meditare bisogna su ciò che procura la felicità, poiché invero se essa c'è abbiamo tutto, se essa non c'è facciamo tutto per possederla.
  Felicità

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61) Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
  Benessere

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62) Le leggi sono poste per i saggi non perché non commettano ingiustizia, ma perché non la subiscano.
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63) La voce della carne è: non aver fame, non aver sete, non aver freddo. Chi ha queste cose può gareggiare in felicità anche con Zeus.
  Felicità

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64) La stoltezza ha questo di proprio: ricomincia sempre da capo la vita.
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65) La stessa idea che ci rassicura che il male non è eterno e neppure durevole, riconosce che nel limite di tempo della vita la maggior sicurezza è data dall'amicizia.
  Amicizia

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66) La ricchezza secondo natura ha confini ben precisi ed è facile a procacciarsi, quella secondo le vane opinioni cade in un processo all'infinito.
  Ricchezza

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67) La più grande ricchezza è nel bastare a sé stessi.
  Ricchezza

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68) La necessità è un male, ma non vi è nessuna necessità di vivere nella necessità.
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69) La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi.
  Morte

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70) La morte non è niente per noi. Ciò che si dissolve non ha più sensibilità, e ciò che non ha sensibilità non è niente per noi.
  Morte

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71) La morte non costituisce nulla per noi, dal momento che il godere e il soffrire sono entrambi nel sentire, e la morte altro non è che la sua assenza.
  Morte

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72) La medesima persuasione che ci incoraggiò a credere che nessun male è eterno o lungamente duraturo ci fa anche ritenere che la sicurezza più grande che si attui nelle cose finite è quella dell'amicizia.
  Amicizia

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73) La lode degli altri deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci della cura di noi stessi.
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74) La giustizia non esiste di per sé, ma solo nei rapporti reciproci, e in quei luoghi nei quali si sia stretto un patto circa il non recare né ricevere danno.
  Giustizia

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75) La divinità o vuol togliere i mali e non può, oppure può e non vuole o anche non vuole né può o infine vuole e può. Se vuole e non può, è impotente; se può e non vuole, è invidiosa; se non vuole e non può, è invidiosa e impotente; se vuole e può, donde viene l'esistenza dei mali e perché non li toglie?
  no tags

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76) L'uomo sereno procura serenità a sé e agli altri.
  Serenità

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77) L'uomo non è figlio del caso, sono le circostanze le creature dell'uomo.
  no tags

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78) L'uomo d'animo sincero vive soprattutto nella saggezza e nell'amicizia, l'una bene mortale, l'altra bene immortale.
  Amicizia

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79) L'ingiustizia non è di per sé un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo.
  Ingiustizia

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80) L'essere beato e incorruttibile non ha affanni, né ad altri ne arreca; è quindi immune da ira e da benevolenza, perché simili cose sono proprie di un essere debole.
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81) L'amicizia percorre danzando la terra, recando a noi tutti l'appello di aprire gli occhi sulla felicità.
  Amicizia

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82) In senso generale il giusto è uguale per tutti, in quanto è un accordo di utilità reciproca nella vita sociale; ma a seconda della particolarità dei luoghi e delle condizioni risulta che non per tutti il giusto è lo stesso.
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83) Il supremo frutto dell'autosufficienza è la libertà.
  Libertà

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84) Il saggio lo fa ricco la natura.
  Saggezza

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85) Il più gran frutto del bastare a sé stessi è la libertà.
  Libertà

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86) Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per l'uno e l'altro insieme.
  Piacere

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87) Il giusto è privo in assoluto di turbamento, mentre l'ingiusto è ricolmo del turbamento più grande.
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88) Il giusto fondato sulla natura è l'espressione dell'utilità che consiste nel non recare né ricevere reciprocamente danno.
  no tags

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89) Il divieto non significa necessariamente astensione, ma la pratica sotto forma di trasgressione.
  no tags

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90) I sogni non hanno natura divina né potenza divinatoria, ma succedono a causa di immagini che ci hanno impressionati.
  Sogni

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91) I sapori semplici danno lo stesso piacere dei più raffinati, l'acqua e un pezzo di pane fanno il piacere più pieno a chi ne manca.
  Acqua

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92) Gli Dèi esistono, è evidente a tutti, ma non sono come crede la gente comune, la quale è portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha.
  Dèi

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93) Fra i desideri naturali che, se non vengono soddisfatti, non danno luogo a vera sofferenza, ve ne sono di quelli in cui sussiste una forte tensione; e questi hanno origine da vana opinione: e ci è difficile dissiparli non per la loro propria natura, ma per le stolte credenze degli uomini.
  Desiderio

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94) Fatica da bestia fa crescere il mucchio, ma rende triste la vita.
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95) Farà nulla il saggio di quanto è vietato dalle leggi, ove sappia di poter rimanere occulto? Non è senza difficoltà dire senz'altro sì o no.
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96) Facile a disprezzare è ogni dolore: giacché quello che ha intenso il travaglio, ha breve la durata, e quello che nella carne perdura, ha temperato il travaglio.
  Dolore

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97) Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenza felice, la più grande è l'amicizia.
  Amicizia

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98) Dei desideri alcuni sono naturali e necessari, altri naturali e non necessari, altri né naturali né necessari, ma nati solo da vana opinione.
  Desiderio

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99) Da ogni cosa ci si può mettere al sicuro, ma per la morte abitiamo tutti una città senza mura.
  Morte

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100) Consideriamo una gran cosa l'indipendenza dai bisogni non perché sempre ci si debba accontentare del poco, ma per godere anche di questo poco se ci capita di non avere molto.
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101) Con più piacere va incontro al domani chi meno ha bisogno del domani.
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102) Ciò che una volta presente non ci turba, nell'attesa ci fa impazzire.
  Attesa

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103) Ciascuno è maestro di se stesso e solo dentro di se trova la ragione delle cose.
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104) Chi non è causa di turbamento a sé stesso non dà noia neanche agli altri.
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105) Chi non ricorda il bene passato è vecchio già oggi.
  Bene

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106) Chi dice che l'età per filosofare non è ancora giunta o è già trascorsa, è come se dicesse che non è ancora giunta o è già trascorsa l'età per essere felici.
  Filosofia

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107) Chi conosce i limiti della vita, sa che è facile rimuovere il dolore che proviene dal bisogno e ottenere ciò che rende la vita perfetta; sì che non ha affatto bisogno di tendere a cose che comportino lotta.
  Vita

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108) Bisogna rendersi conto che le argomentazioni lunghe e quelle brevi portano allo stesso fine.
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109) Bisogna ben valutare il fine che ci è dato, e far sì di riportare tutte le nostre opinioni a una certezza evidente; o tutto quanto sarà pieno di insicurezza di giudizio e di turbamento.
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110) Bello e virtù e le altre cose del genere vanno onorate se valgono a procurare piacere, se no, si mandino in pace.
  Piacere

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111) Anima piccola nella buona sorte si esalta, nell'avversa si annulla.
  Anima

Crediti

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