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1) Un'opera non è di un autore e neppure la vita lo è.
Arte
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2) Un teatro che si capisce è la prima garanzia non essere teatro.
Teatro
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3) Su questa terra ognuno di noi è un deserto senza limiti e perciò non cerchi fratellanze.
Solitudine
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4) Sono apparso alla madonna.
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5) Se si vuole davvero cambiare qualcosa, bisogna cominciare a cambiare sé stessi, andare contro sé stessi fino in fondo. Il massimo impegno civile è l'auto-contestazione.
Cambiamento
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6) Per uno che voglia fare l'attore, vale di più un anno di prigione che un anno di scuola: in prigione s'impara di più e ci si annoia molto meno.
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7) Ormai il pubblico a teatro applaude soltanto per pietà, nella giusta convinzione che, con un po' di prove, quelli in platea farebbero meglio di quelli in scena.
Teatro
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8) Non bisogna produrre capolavori, bisogna essere capolavori.
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9) Nelle aristocrazie il principe non si fa eleggere, è lui che elegge il suo popolo. In democrazia il popolo è bastonato su mandato del popolo.
Democrazia
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10) La coscienza è la scoperta che noi non siamo, siamo un divenire ma non siamo un essere.
Coscienza
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11) L'uomo è una situazione. Come fa un uomo a dire -io-?
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12) L'arte è sempre stata borghese, idiota, mentecatta, soprattutto cialtrona e puttanesca e ruffiana. L'arte deve essere incomunicabile, deve solamente superare se stessa.
Arte
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13) L'abuso d'informazione dilata l'ignoranza con l'illusione di azzerarla. Del resto anche il facile accesso alla carne ha degradato il sesso.
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14) Il talento fa quello che vuole, il genio fa quello che può. Del genio ho sempre avuto la mancanza di talento.
Talento
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15) Il porno si instaura alla morte del desiderio.
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16) Il corpo implora il ritorno all'inorganico. Nel frattempo non si nega nulla.
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17) I nostri politici e il Vaticano fingono che Dio esista, ma non c'è Dio che ci ha creato. È l'uomo che ha creato Dio e può distruggerlo quando gli pare.
Dio
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18) I giornalisti sono impermeabili a tutto. Arrivano sul cadavere caldo, sulla partita, a teatro, sul villaggio terremotato e hanno già il pezzo incorporato. Il mondo frana sotto i loro piedi, s'inabissa davanti ai loro taccuini e tutto quanto per loro è intercambiale letame da tradurre in un preconfezionato compulsare di cazzate sulla tastiera. Cinici? No frigidi.
Giornalismo
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19) Ancora non si riesce a rovesciare questo fatto. Non è Dio che crea noi, ma è sempre l'uomo che ha creato Dio.
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