Bio in scrittura
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1) Una lingua che non si evolve e rifiuta ogni apporto esterno, è una lingua morta. Ma se si evolve e cambia troppo rapidamente, accettando dall'estero tutto, brillanti e spazzatura, rischia di perdere la sua individualità, e di morire per altra via.
Lingua
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2) Se possiedi le parole, possiedi le cose.
Parole
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3) Più ancora che alle istorie, conviene esortare gl'italiani al dizionario, scrigno discreto che racchiude, dall'A alla Z, la nostra sterminata ignoranza.
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4) Le famiglie delle parole assomigliano a quelle degli uomini. Alcune hanno origini illustri, altre hanno perduto il capostipite nella nebbia dei tempi, e c'è sempre la pecora nera che si guasta con le cattive compagnie.
Parole
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5) La superbia scava abissi di odio tra i sottomessi e i soprastanti, continuamente pungolati, quest'ultimi, dall'insana smania di eccellere.
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6) La pubblicità è vecchia come il mondo. Infatti, come tutti sanno, cominciò il serpente a decantare a Eva le virtù della sua frutta.
Pubblicità
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7) L'italiano è per il divorzio, l'aborto, la pillola, la fecondazione artificiale, ma spende un milione per il vestito della figlia che va alla prima comunione.
Italia
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8) L'ira, furor brevis come la chiamò Orazio, fomenta risse allo stadio, tumulti di disoccupati davanti alla prefettura e parolacce in parlamento.
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9) L'invidia soffre per la buona fortuna del prossimo, e non potendo godere, per insufficienza propria, dei propri successi, gode malignamente degli insuccessi altrui.
Invidia
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10) L'accidia è pigrizia, negligenza nel fare il bene, nel compiere i propri doveri verso se stessi e verso la collettività.
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11) I peccati esigono calorie, la gola gliele fornisce.
Peccato
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12) I fidanzati non si scrivono più, stanno ore al telefono, apparecchio più rapido e meno compromettente, perché ti consente di dire alla ragazza: -Ti amo con tutto il quore- e lei non s'accorge che l'hai pensato con la q.
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13) Assieme alla lussuria, la gola è il vizio più confessabile. Nessuno si vanterà pubblicamente di essere invidioso, avaro, tracotante, iracondo, negligente. Ma nessuno si vergognerà di dire che va matto per le profiteroles.
Vizio
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14) A chi l'usa senza conoscerne l'origine, una parola può scoppiare in mano, come una rivoltella maneggiata da un bambino.
Parole