Bio in scrittura
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1) Veri sono solo i pensieri che non comprendono se stessi.
Pensiero
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2) Un matrimonio dignitoso sarebbe solo quello in cui l'uno e l'altro avessero una vita indipendente, senza la fusione prodotta dalla comunità d'interessi che è imposta dalla necessità economica, e si assumessero in perfetta libertà la responsabilità l'uno dell'altro.
Matrimonio
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3) Sei amato solo dove puoi mostrarti debole senza provocare in risposta la forza.
Amore
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4) Se la tendenza sociale oggettiva dell'era in cui viviamo si incarna nelle tenebrose intenzioni soggettive dei direttori generali, si tratta, in origine e in prima istanza, di quelli dei settori più potenti dell'industria: acciaio, petrolio, elettricità e chimica. I monopoli culturali sono, nei loro confronti, deboli e impotenti.
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5) Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie.
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6) Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente.
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7) Quando il tempo è denaro sembra morale risparmiarlo, specialmente il proprio.
Tempo
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8) Primo ed unico principio dell'etica sessuale: l'accusatore ha sempre torto.
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9) Parlare di cultura è sempre stato contro la cultura. Il denominatore comune «cultura» contiene già virtualmente la presa di possesso, l'incasellamento, la classificazione, che assume la cultura nel regno dell'amministrazione.
Cultura
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10) Non si può stabilire un'analogia tra Auschwitz e la distruzione delle città-stato greche, e interpretarla come un semplice aumento graduale dell'orrore, aumento di fronte al quale si potrebbe conservare la pace del proprio spirito. È vero, tuttavia, che dal martirio e dall'umiliazione senza precedenti dei prigionieri deportati nei carri bestiame cade una luce terribilmente cruda anche sul più remoto passato, nella cui violenza cieca e disordinata era già teleologicamente implicita la violenza scientificamente organizzata di oggi.
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11) Non c'è correzione, per quanto marginale o insignificante, che non valga la pena di effettuare. Di cento correzioni, ognuna può sembrare meschina e pedante; insieme, possono determinare un nuovo livello del testo.
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12) Nella psicoanalisi non c'è nient'altro di vero che le sue esagerazioni.
Psicoanalisi
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13) Nei migliori dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità lievemente inferiore.
Generosità
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14) Le vere riflessioni sono le sole a non essere in grado di comprendere se stesse.
Riflessione
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15) La vera felicità del dono è tutta nell'immaginazione della felicità del destinatario.
Felicità
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16) La sospensione del tempo, intesa come fine di ogni coercizione, è l'ideale della musica.
Musica
» Minima moralia
17) La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.
Libertà
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18) La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo.
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19) L'umano è nell'imitazione; un uomo diventa uomo solo imitando altri uomini.
Uomini
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20) L'intelligenza è una categoria morale.
Intelligenza
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21) L'elemento storico nelle cose non è che l'espressione della sofferenza passata.
Sofferenza
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22) L'arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità.
Arte
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23) L'antisemitismo sono le dicerie sul conto degli ebrei.
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24) L'amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile.
Amore
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25) In molti individui appare già come una sfrontatezza che abbiano il coraggio di pronunciare la parola -io-.
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26) Il tutto è il falso.
Falsità
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27) Il fragore senza suono che ci è noto da sempre dall'esperienza del sogno, ci viene incontro di giorno dai titoli dei giornali.
Sogni
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28) Il film e la radio non hanno più bisogno di spacciarsi per arte. La verità che non sono altro che affari serve loro da ideologia, che dovrebbe legittimare le porcherie che producono deliberatamente.
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29) Il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell'altro e con la minor fatica possibile.
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30) Il diritto è la vendetta che rinuncia.
Vendetta
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31) Il compito attuale dell'arte è di introdurre il caos nell'ordine.
Arte
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32) Gli uomini disapprendono l'arte del dono. C'è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone.
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33) Gli uomini celebri sono sempre di cattivo umore. Si trasformano in articoli di mercato, diventano estranei e incomprensibili a se stessi e immagini viventi di sé tali e quali come morti.
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34) Dire noi ed intendere io è una delle offese più raffinate.
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35) Di uomini molto cattivi non si può neppure immaginare che muoiano.
Uomini
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36) Comunque agisca, l'intellettuale sbaglia.
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37) Ci si guarda bene dal dire che l'ambiente in cui la tecnica acquista il suo potere sulla società è il potere di coloro che sono economicamente più forti sulla società stessa. La razionalità tecnica di oggi non è altro che la razionalità del dominio. È il carattere coatto, se cosi si può dire, della società estraniata a se stessa.
Potere
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38) C'è un criterio quasi infallibile per stabilire se un uomo ti è veramente amico: il modo in cui riporta giudizi ostili o scortesi sulla tua persona.
Amicizia
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39) Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali.
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40) Anche l'uomo più miserabile è in grado di scoprire le debolezze del più degno, anche il più stupido è in grado di scoprire gli errori del più saggio.
Uomini