Bio in scrittura
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1) Unico risultato dei costumi e dell'educazione è ciò che si chiama un'abitudine.
Abitudine
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2) Una virtù non è altro che un vizio che s'innalza invece di abbassarsi; e una qualità è un difetto che ha saputo rendersi utile.
Virtù Difetti
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3) Un padre è un banchiere fornito dalla natura. Vivere bene è la miglior vendetta. Tutti i principi morali universali sono oziose fantasie.
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4) Un Dio presuppone una creazione, vale a dire un istante in cui non c'era nulla, oppure un istante in cui tutto fu nel caos. Se l'uno o l'altro di questi stati era un male, perché il vostro stupido Dio ha permesso che sussistesse? Era un bene? Perché lo cambiò?
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5) Tutto è buono quando è eccessivo.
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6) Tutti i principi morali universali sono oziose fantasie.
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7) Tutti gli uomini sono pazzi, e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio.
Pazzia
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8) Solo per colpa di cristiani impostori la lussuria è stata classificata tra i crimini.
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9) Sii uomo, sii umano, senza timore né speranza; abbandona i tuoi dèi e le tue religioni; tutto ciò è buono solo per armare la mano degli uomini, e il solo nome di questi orrori ha fatto versare più sangue sulla terra di tutte le altre guerre e di tutti gli altri flagelli messi insieme.
Essere
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10) Se si ama il proprio dolore, esso diviene voluttà.
Dolore
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11) Se il Dio delle nazioni fu partorito nel seno dello spavento, fu anche in quello del dolore che ogni uomo diede forma alla potenza sconosciuta ch'egli creò per se stesso: fu dunque sempre nel laboratorio del terrore e della tristezza che l'uomo sventurato creò il ridicolo fantasma di cui fece il suo Dio.
Dio
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12) Sarebbe il capolavoro della filosofia dispiegare i mezzi di cui la Provvidenza si serve per raggiungere gli scopi che si propone verso l'uomo, e ricavarne alcuni piani di condotta che possano rivelare a questo sfortunato bipede in che modo deve procedere nello spinoso cammino della vita, al fine di prevenire i bizzarri capricci di quella fatalità cui dà venti nomi diversi, senza essere riuscito a conoscerla o definirla.
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13) Rinuncia all'idea di un altro mondo, che non esiste, ma non rinunciare al piacere di essere felice, e di godertela in questo!
Felicità
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14) Quando l'ateismo vorrà dei martiri, lo dica: il mio sangue è pronto.
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15) Quando il più forte vuole opprimere il più debole lo convince che Dio santifica le sue catene, ed il debole, abbrutito, gli crede.
Dio
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16) Quale rispetto possono meritare le religioni? Ve n'è una che non porti il marchio dell'impostura e della stupidità?
Religione
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17) Possedere in esclusiva una donna è tanto ingiusto quanto possedere degli schiavi.
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18) Poiché la natura ha ispirato a tutti gli uomini il più vivo amore per la loro esistenza, l'eternità di questa esistenza diventa un desiderio insopprimibile; il desiderio si converte ben presto in certezza e ancora più prontamente in dogma.
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19) Più difetti un uomo ha, più vecchio e meno amabile è, tanto più risonante sarà il suo successo.
Successo Difetti
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20) Piantiamola di credere che la religione possa essere utile all'uomo; abbiamo buone leggi, sapremo fare a meno della religione. Ma c'è sempre chi dice che ne occorre una per il popolo, una che lo distragga e lo tenga a freno. Be', se proprio serve, dateci quella che si addice agli uomini liberi! restituiteci gli dèi del paganesimo!
Religione
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21) Per l'uomo non c'è altro inferno che la stupidità e la malvagità dei suoi simili.
Stupidità
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22) Non è il mio modo di pensare che ha fatto la mia rovina, ma il modo di pensare degli altri.
Pensiero
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23) Non c'è nessun Dio, non ce ne furono mai. Questo essere chimerico non è esistito che nella testa dei folli; nessun essere ragionevole vorrà definirlo, o ammetterne l'esistenza; solamente gli imbecilli possono dar credito a un'idea così prodigiosamente contraria alla ragione.
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24) Non c'è altro Dio che il piacere: è solo ai suoi altari che dobbiamo sacrificare.
Piacere
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25) No, non c'è nessun Dio, la natura basta a se stessa; non ha alcun bisogno di un autore.
Natura
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26) Nel silenzio delle leggi nascono le grandi azioni.
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27) Le passioni dell'uomo sono soltanto i mezzi di cui la natura si serve per conseguire i suoi scopi.
Passione
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28) Le circostanze avverse rigenerano l'artista.
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29) La virtù non conduce ad altro che all'inazione più stupida e più monotona, il vizio a tutto ciò che l'uomo può sperare di più delizioso sulla terra.
Vizio
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30) La tolleranza è la virtù del debole.
Tolleranza
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31) La religione non ha potere che sull'intelligenza di coloro che non riescono a spiegare nulla senza di essa: è il nec plus ultra dell'ignoranza; ma, ai nostri occhi di filosofi, la religione appare solo un'assurda favola, unicamente degna del nostro disprezzo.
Religione
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32) La natura non ha alcun bisogno di un padrone che la diriga; da sola mantiene il suo perenne movimento e la sua attività. E se questo padrone esistesse veramente, cosa meriterebbe, oltre a disprezzo e a oltraggio, per aver creato un universo colmo di tante imperfezioni?
Natura
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33) La natura mi ha parlato abbastanza per convincermi che tutti i culti, tutti i misteri religiosi non sono che esecrabili assurdità.
Religione
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34) La generosità è la virtù delle anime deboli; mi si renda servigio finché si vuole se ci si prova piacere, ma non si pretenda niente da me.
Generosità
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35) L'ingratitudine non è un vizio, è anzi la virtù delle anime fiere.
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36) L'idea di Dio è, lo confesso, l'unico torto che non posso perdonare all'uomo.
Dio
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37) L'egoismo è la più sacra e la più certa tra le leggi della natura.
Egoismo
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38) Il mio più grande dolore è che in realtà non esiste un Dio, e quindi mi vedo privato del piacere di insultarlo più positivamente.
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39) Dio è per l'uomo esattamente ciò che sono i colori per un cieco dalla nascita: una cosa impossibile da immaginare.
Dio
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40) Dio non esiste. Fu nel seno dell'ignoranza, della paura e delle sventure che i mortali fondarono le loro cupe e disgustose nozioni sulla divinità. Esaminiamo tutte le religioni, e vedremo che le idee su questi agenti potenti e immaginari furono sempre associate a quelle sul terrore. Oggi tremiamo perché i nostri avi fremettero secoli addietro.
Religione
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41) Ciò che voi chiamate depravazione non è altro che lo stato naturale dell'uomo.
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42) Che cos'è quel ridicolo divieto di mangiare il frutto di un albero in un giardino di cui si dispone? Ha una bella perfidia, questo Dio, per imporre un simile divieto; soprattutto perché sapeva che l'uomo sarebbe caduto: è dunque una trappola che gli tende.
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43) Bisogna rendere gli altri felici tanto quanto noi si desidera esserlo.
Felicità
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44) Anche l'uomo deforme trova specchi che lo rendono bello.
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