
Lucio Anneo Seneca è sicuramente uno dei personaggi più importanti che risalgono all'epoca dell'Antica Roma. Egli nacque in Spagna, e precisamente a Cordova nel 5 d.C: apparteneva ad una famiglia del ceto equestre spagnolo. Personalità di un certo spessore fu anche il padre di Seneca, Seneca il Vecchio, il quale decise di stabilirsi a Roma per motivi di affari. Egli infatti era una delle figure di spicco per quanto riguardava l'insegnamento dei retori.
Inevitabilmente Roma diventa città fondamentale nella crescita di Seneca che, fin dalle prime fasi della sua vita, deve far fronte con una salute non certo perfetta. Infatti, come testimonia lui stesso all'interno di alcune sue epistole, Seneca soffriva di attacchi di asma continui e soprattutto di svenimenti che ne influenzavano notevolmente lo stile di vita. La formazione di Seneca, dunque, ha una netta impronta romana, come evidente anche da quelli che furono i suoi maestri: come voleva il padre, Seneca seguì l'operato di un grammaticus, oltre a frequentare la scuola cinica dei Sestii. Proprio qui ha la possibilità d'incontrare uno dei suoi più grandi maestri, Quinto Sestio.
Non solo Sestio, in quanto Lucio Anneo Seneca decise di frequentare una serie di maestri che sono diventati fondamentali per la sua formazione e soprattutto per alcune sue idee, sviluppatesi col tempo. In particolare, Seneca nutriva grande senso di ammirazione anche verso Attalo e Sozione, due figure che gli hanno permesso di approfondire i discorsi sulle dottrine di Pitagora e su tutte quelle che erano le pratiche ascetiche note. Nonostante una salute alquanto cagionevole, le conoscenze di Seneca sul mondo della medicina erano notevoli, per quelle che erano le nozioni note all'epoca. In particolare, fu proprio lui a gettare le basi a quello che è il concetto di omeostasi, ovvero di equilibrio interno del corpo umano e che viene meno nel momento in cui vi è una patologia o un disturbo.
Egli parlava di spiritus, ovvero dell'equilibrio interno al corpo umano legato a quattro elementi fondamentali come caldo, freddo, secco ed umido. Inevitabilmente Seneca finisce per interessarsi di filosofia e sviluppa un suo pensiero anche grazie alla formazione ricevuta nel corso degli anni dalla famiglia e soprattutto dai suoi maestri. La visione filosofica di Lucio Anneo Seneca è prevalentemente di stampo stoico anche se risente notevolmente della formazione ricevuta presso i Sestii: infatti furono proprio questi ad inculcare nel giovane Seneca il concetto di esame di coscienza e l'importanza.
L'uomo, stando alla sua visione, deve essere in grado di allineare il proprio stile di vita a quello che è l'elemento della natura, fondamentale, senza mai dimenticare il principio divino che è alla base della vita umana. Ma un evento fondamentale nella vita di Seneca fu il viaggio in Egitto che avvenne intorno al 20 d.C. Questa esperienza fu legata alla decisione di Tiberio di sciogliere la setta dei Sestii, quella a cui appartenevano due dei principali maestri di Seneca. Probabilmente alla base vi erano motivi politici, fatto sta che Seneca sfruttò questo viaggio non solo per scopi medici, in quanto andò per curare la sua salute, ma anche per approfondire le sue conoscenze sulla geografia dell'Egitto e sulla cultura religiosa diffusa in questo territorio. I dettagli del suo viaggio in Egitto sono parte dell'opera Naturales quaestiones.
Indubbiamente Lucio Anneo Seneca fu una personalità di un certo spessore nell'Antica Roma anche per via della sua attività politica. Al suo rientro dall'Egitto, attestato da fonti storiche intorno al 31 d.C., entrò a far parte del Senato col ruolo di questore. Fin da subito divenne una personalità in vista anche grazie alle sue grandi qualità di oratore che ne attirarono tante simpatie, ma anche antipatie importanti. Le fonti storiche dell'epoca parlano di una gelosia dell'imperatore Caligola che voleva eliminarlo intorno al 40. Fu salvato da una amante dell'imperatore che lo fece desistere facendo presente come la salute cagionevole di Seneca sarebbe potuta diventare causa di morte.
Alla fine l'esilio arrivò qualche anno dopo quando il successore di Caligola, Claudio, decise di esiliarlo in Corsica. L'esilio di Seneca durò circa otto anni e al ritorno la moglie dell'imperatore Claudio decise di affidargli il ruolo di tutore per suo figlio, Nerone. Il ruolo di Seneca fu di fondamentale importanza nella crescita del giovane Nerone e soprattutto nella sua ascesa al potere: infatti fu proprio lui ad insegnargli, secondo i suoi principi e le sue ideologie, quelle che erano le nozioni base che lo avrebbero portato in alto. Il rapporto tra Seneca e Nerone fu particolarmente forte tra il 54 e il 58 e i primi cinque anni di governo del nuovo imperatore furono molto felici anche per Seneca.
Infatti, secondo quanto riportato dallo stesso Lucio Anneo Seneca, visse un periodo di ricchezza che mai ha vissuto prima. Pregevoli le sue collezioni e le ricchezze accumulate, ma col passare del tempo il rapporto Seneca-Nerone andò deteriorandosi. Oltre ad un rapporto ormai rotto, Seneca iniziò a temere per la propria vita, ecco perché nel 59 decise di ritirarsi a vita privata: questo determinò anche la donazione di tutti i suoi averi all'imperatore Nerone.
L'imperatore Nerone, anche dopo il ritiro a vita privata di Seneca, nutrì particolare insofferenza nei suoi confronti e l'occasione per farlo fuori arrivò nel 65. Infatti questa è la data della congiura di Pisone per eliminare Nerone: la congiura però fallì e molte fonti parlano di un coinvolgimento di Seneca, anche per via della forte conoscenza che aveva con Nerone. Seneca, invece, nei suoi scritti dice di essere stato solamente informato di questa congiura e di non averne minimamente preso parte. Proprio questo fu il motivo che spinse Nerone a condannare quello che fu il suo maestro: l'imperatore gli ordinò di suicidarsi e lo costrinse sottolineando come se non lo avesse fatto sarebbe stato giustiziato dai suoi uomini. Il suicidio avvenne nel 65 d.C. e fu un atto di grande coerenza dello stesso Seneca nei confronti dei suoi discepoli a cui aveva cercato di lasciare i suoi insegnamenti.
Colpito dalle lacrime degli stessi, sottolineò come il suo suicido sarebbe avvenuto dinanzi a loro per mettere alla prova quell'apatia che lui predicava come dote della persona saggia. Stando ai racconti di Tacito, la scena del suicido di Seneca fu un qualcosa di molto cruento in quanto lui stesso decise di tagliarsi le vene dei polsi, ma dato che il sangue fuoriusciva lentamente iniziò a tagliarsi le vene anche delle gambe e delle ginocchia. Aggiunse anche la somministrazione di un veleno utilizzato all'epoca a base di cicuta, oltre a farsi gettare all'interno di una vasca di acqua bollente. Proprio l'acqua calda è alla base della sua morte, avvenuta per soffocamento a causa dei vapori caldi.
La vita, senza una meta, è vagabondaggio.
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1) Colui che è coraggioso è libero.
Coraggio Libertà
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2) Le amicizie fatte per opportunismo saranno gradite finché saranno utili.
Amicizia Opportunismo
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3) La nostra società è molto simile a una volta di pietre: cadrebbe, se le pietre non si sostenessero reciprocamente.
Solidarietà
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4) Le difficoltà rafforzano la mente, così come il lavoro irrobustisce il corpo.
Motivazionali
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5) Chi ha fatto un beneficio taccia: lo dica chi lo ha ricevuto.
Beneficenza
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6) Gli uomini non vivono, ma sono sempre in attesa di vivere: rimandano tutto al futuro.
Attesa
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7) Anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli sempre la speranza.
Speranza
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8) Le avversità non le affrontiamo perché sono difficili, ma sono difficili perché non le affrontiamo.
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9) Dove fuggi, uomo, porti sempre dietro te stesso.
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10) Entro i confini del mondo non vi può essere esilio di sorta:nulla infatti che si trovi in questo mondo è estraneo all'uomo.
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11) Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto.
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12) Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l' ultimo .
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13) È vivo chi è utile a molti, è vivo chi fa buon uso di sé stesso; quelli che si nascondono, immobili nel loro torpore, stanno in casa loro come in una tomba.
Casa
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14) È vergognoso vivere di rapina, morire di rapina, invece, è bellissimo.
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15) È vergognoso dire una cosa e pensarne un'altra: ma scrivere una cosa e pensarne un'altra lo è ancora di più.
Vergogna
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16) È veramente felice e padrone di sé chi aspetta il domani senza preoccupazione; se uno dice: -Ho vissuto,- ogni giorno alzarsi al mattino gli appare come un guadagno.
Felicità
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17) È una grande ricchezza la povertà regolata dalla legge di natura.
Povertà
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18) È un infame chi pretende dalla moglie il pudore, ma seduce le donne altrui.
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19) È troppo tardi essere sobri quando ormai si è al fondo.
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20) È tanta la stupidità, anzi la follia degli uomini, che alcuni sono spinti alla morte dal timore della morte.
Morte
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21) È sicuramente meglio conoscere cose che non servono a niente, piuttosto che non conoscere niente.
Conoscenza
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22) È ridicolo correre verso la morte per stanchezza della vita, quando è il tuo sistema di vita che ti fa correre incontro alla morte.
Morte
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23) È proprio una vergogna per un individuo assennato che il rimedio al dolore sia la stanchezza di soffrire: è meglio che sia tu a lasciare il dolore, non il dolore te.
Dolore
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24) È proprio di uno stomaco viziato assaggiare molte cose: la varietà di cibi non nutre, intossica.
Cibo
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25) È più facile non acquistare che perdere, e perciò vedrai più felici coloro che mai la fortuna si è voltata a guardare di quelli che ha abbandonato.
Fortuna
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26) È necessario imparare tanto a lungo quanto a lungo si vive.
Imparare
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27) È necessario che tu viva per un'altra persona se vuoi vivere per te stesso.
Vivere
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28) È naturale ammirare più le cose nuove che le grandi.
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29) È meglio non ricevere gratitudine piuttosto che non fare del bene.
Bene
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30) È meglio imparare delle cose inutili che non imparare niente.
Imparare
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31) È l'animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi.
Anima
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32) È inevitabile tanto perdere la vita, quanto perdere i beni e, se lo comprendiamo, questo è proprio un conforto. Impara a perdere tutto serenamente: dobbiamo morire.
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33) È il povero che conta le sue pecore.
Povertà
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34) È grande chi usa vasellami di argilla come se fossero di argento, ma non lo è meno chi usa l'argento come se fosse argilla; solo i deboli non sono in grado di reggere la ricchezza.
Ricchezza
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35) È grande chi sa essere povero nella ricchezza.
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36) È già molto non essere corrotti dal contatto con la ricchezza; è grande chi ci vive in mezzo da povero.
Ricchezza Povertà
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37) È felice chi giudica rettamente. È felice chi è contento della sua condizione, qualsiasi essa sia, e gode di quello che ha. È felice chi affida alla ragione la condotta di tutta la sua vita.
Felicità
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38) È dunque felice una vita consona alla propria natura. Questo può accadere solo se, prima di tutto, la mente è sana anzi nel pieno possesso delle sue facoltà, se è veramente forte, decisamente paziente, adattabile alle circostanze, attenta al corpo e a tutto ciò che lo riguarda ma senza ansie, amante dei vantaggi che migliorano la qualità della vita ma con distacco e pronta a servirsi dei doni della sorte senza diventarne schiava. Capisci da te, anche se non aggiungo altro, che ne deriva una serenità durevole e la libertà, se si sono rimosse le cause dell'irritazione o del timore.
Vita
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39) È di gran sollievo pensare che il male che ti è accaduto, tutti prima di te l'han sofferto, e tutti lo soffriranno.
Male
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40) È debole e vile chi si dà la morte per paura del dolore, e insensato chi vive per soffrire.
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41) È davvero un ingrato chi, quando perde qualcosa, non si sente debitore per averla avuta.
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42) È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto.
Carità
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43) È cosa egregia imparare a morire.
Morte
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44) È cosa di uomo grande e al di sopra degli errori umani non farsi sottrarre nulla del proprio tempo, e la sua vita è lunghissima proprio perché, qualunque fu la sua durata, è stata tutta per lui.
Vita
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45) Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino.
Bene
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46) Vuoi ottenere la vera libertà? Renditi schiavo della filosofia.
Libertà
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47) Vuoi disprezzare il piacere del cibo? Guarda che fine fa.
Cibo
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48) Volgi la mente da questa bassa aiuola a così eccelse meditazioni! Fallo adesso, finché il tuo sangue è caldo e sei ancora pieno di vigore, questo è il momento per guardare più in alto!
Mente
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49) Vivi una vita ritirata, ma nascondila agli altri.
Vita
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50) Vivi in modo da non avere segreti nemmeno per i tuoi nemici.
Segreti
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51) Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse, parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
Dio
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52) Vivere non è poi una gran cosa: tutti i tuoi servi, tutte le bestie vivono: l'importante è morire con dignità, saggezza e coraggio.
Morte
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53) Vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
Morte
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54) Vale la pena sperimentare anche l'ingratitudine pur di trovare una persona grata.
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55) Uno solo è il bene, causa e fondamento della felicità: la fiducia in sé stessi.
Fiducia
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56) Uno assiste l'amico ammalato: bravo! Ma lo fa per ereditare: è un avvoltoio, aspetta il cadavere. Le stesse azioni possono essere oneste o disoneste: quello che conta è il perché o il modo in cui sono fatte.
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57) Una vita più lunga non è necessariamente migliore, ma una morte attesa più a lungo è senz'altro peggiore.
Morte
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58) Una piccola somma data in prestito crea un debitore, una grossa crea un nemico.
Denaro
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59) Una parte della salute sta nel voler essere curati.
Salute
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60) Una mente notevole possiede un regno.
Mente
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61) Una mano lava l'altra.
Aiuto
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62) Una grande fortuna è una grande schiavitù.
Fortuna
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63) Una donna o ama o odia, non ha una via di mezzo. Il pianto della donna è menzogna. Negli occhi della donna vi sono due tipi di lacrime, le une provocate dal vero dolore, le altre indotte dalla scaltrezze. Una donna che pensa sola, pensa cose cattive.
Donne
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64) Una bella donna non è colei di cui si lodano le belle gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti.
Donne
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65) Un viaggio è incompiuto se ci si ferma a mezza strada o prima del punto stabilito; la vita non è incompiuta, se è virtuosa.
Vita
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66) Un uomo che soffre prima del necessario soffre più del necessario.
Sofferenza
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67) Un tetto di foglie copre bene quanto uno d'oro.
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68) Un tempo si cercava l'amicizia, oggi il profitto.
Amicizia
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69) Un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl'importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere.
Fame
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70) Un pilota abile naviga pure se la velatura è a brandelli e, se ha perso le sartie, segue ugualmente la rotta con quel che resta della nave.
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71) Un malfattore può avere la fortuna di rimanere nascosto; ma non ne ha mai la certezza.
Certezza
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72) Un grande pilota sa navigare anche con la vela rotta.
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73) Un grande amore si permette delle deroghe al buon senso.
Amore
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74) Un crimine che riporta successo e fortuna è chiamato virtù.
Virtù
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75) Un bene che può essere dato, può anche essere tolto.
Bene
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76) Un animo grande disprezza la grandezza e preferisce la moderazione agli eccessi; quella è utile e vitale, questi, invece, nocciono, proprio perché sono superflui.
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77) Un adirato può non essere irascibile, un irascibile, talvolta, può non essere adirato.
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78) Tutto è instabile, fallace e più mutevole di ogni burrasca: tutto è sconvolto e muta per i capricci della sorte: fra tanto variare delle vicende umane, la sola cosa certa è la morte; eppure, tutti si lamentano della sola cosa che non inganna nessuno.
Morte
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79) Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Vivere
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80) Tutto ciò che è incerto è in balia delle congetture e dell'arbitrio di un animo terrorizzato. Perciò niente è così dannoso, così irrefrenabile come il panico; le altre forme di timore sono irrazionali, questa è dissennata.
no tags
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81) Tutto ciò che eccede il bisogno è un peso superfluo e pesante a reggersi.
no tags
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82) Tutti vogliono vivere felici, ma quando si tratta di veder chiaro cos'è che rende felice la vita, sono avvolti dall'oscurità. Ed è così difficile raggiungere una vita felice che più la si ricerca con affanno più ci se ne allontana.
Felicità
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83) Tutti muoiono nel giorno stabilito dal destino. Non perdi nulla del tempo che ti è stato assegnato; quello che lasci non ti appartiene.
Destino
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84) Tutta l'arte è imitazione della natura.
Arte
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85) Tu vorresti insegnarmi come conservare i miei beni e la mia condizione; ma io desidererei piuttosto imparare come potrei perderli ed essere ugualmente felice.
Felicità
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86) Troverai anche uomini che hanno fatto professione di saggezza e sostengono che non si debba fare violenza a sé stessi; per loro il suicidio è un delitto: bisogna aspettare il termine fissato dalla natura. Non si accorgono che in questo modo si precludono la via della libertà? Averci dato un solo ingresso alla vita, ma diverse vie di uscita è quanto di meglio abbia stabilito la legge divina. Dovrei aspettare la crudeltà di una malattia o di un uomo, quando posso invece sottrarmi ai tormenti e stroncare le avversità?
Morte
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87) Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
Libri
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88) Tre sono le dimensioni temporali: passato, presente, futuro; di questi, solo il passato ci appartiene veramente.
Passato
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89) Traversare gli oceani, cambiare città, a cosa serve? Se vuoi liberarti dai tuoi affanni non devi trasferirti altrove, ma diventare un altro.
Cambiamento
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90) Tra chi ha un amico e chi lo cerca c'è differenza, come tra il contadino che miete e quello che semina.
Amicizia
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91) Ti stupisci come di un fatto inaudito, perché, pur avendo viaggiato a lungo e in tanti posti diversi, non ti sei scrollato di dosso la tua tristezza e il tuo malessere spirituale? Devi cambiare animo, non cielo.
Anima
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92) Ti stupisci che fuggire non ti serva? I mali che fuggi sono in te.
Male
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93) Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche: se vuoi essere amato, ama!
Amore
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94) Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere.
Coraggio
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95) Stolto è colui che giudica gli uomini dal vestito o dalla condizione sociale.
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96) Spesso è inutile e vana la volontà non di chi intraprende cose facili, ma di chi vuole che siano facili le cose che ha intraprese.
Volontà
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97) Spesso vogliamo una cosa e preghiamo per un'altra, senza ammettere la verità neanche agli dei.
no tags
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98) Spesso un piccolo dono produce grandi effetti.
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99) Spesso il vivere bene consiste proprio nel non vivere a lungo.
Vivere
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100) Sono pochi quelli che decidono saggiamente su se stessi e sulle proprie cose. Tutti gli altri, a somiglianza degli oggetti che galleggiano nei fiumi, non vanno da sé, ma sono trasportati.
Decisione
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101) Sono più le cose che ci spaventano di quelle che ci minacciano effettivamente, e spesso soffriamo più per le nostre paure che per la realtà.
Paura
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102) Sono nato per un solo cantuccio, la mia patria è il mondo intero.
Mondo
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103) Solo il saggio è contento delle cose sue; gli sciocchi, invece, sono tormentati dal disgusto di se stessi.
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104) Soli, saremo migliori.
Solitudine
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105) Smetterai di temere quando avrai smesso di sperare.
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106) Sii servo del sapere, se vuoi essere veramente libero.
Sapere
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107) Siate persuasi che è ben difficile essere sempre il medesimo uomo.
Essere
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108) Siamo tutti sconsiderati e incauti, insicuri, brontoloni, ambiziosi (ma perché cerco di nascondere con parole troppo blande la piaga di tutti?), siamo tutti malvagi. Pertanto qualunque vizio venga rimproverato a un altro, ciascuno se lo ritroverà in seno.
Essere
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109) Siamo tutti schiavi dello stesso destino; se uno nasce, deve morire.
Destino
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110) Siamo giunti a tanto meschine insulsaggini che ci tormenta non solo il dolore, ma il pensiero del dolore, come accade solitamente ai bambini, i quali sono spaventati dall'ombra.
Dolore
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111) Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
Futuro
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112) Si può capire il carattere di una persona dal modo in cui accoglie le lodi.
Carattere
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113) Senza un avversario la virtù marcisce.
Virtù
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114) Seguite questa sana e salutare regola di vita: concedete al corpo solo quanto basta a mantenerlo in salute.
Salute
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115) Se vuoi valutare te stesso, metti da parte il denaro, la casa, la tua posizione, esaminati all'interno.
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116) Se vuoi sottomettere a te ogni cosa, sottomettiti alla ragione; farai da guida a molti se la ragione farà da guida a te.
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117) Se vuoi rendere ricca una persona, non devi aumentargli i beni, ma diminuirne i desideri.
Desiderio
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118) Se vuoi liberarti da ogni preoccupazione, pensa che avverrà senz'altro quello che temi e, qualunque sia quel male, misuralo con te stesso e poi valuta attentamente la tua paura: sicuramente ti renderai conto che il male temuto o non è grave o non durerà a lungo.
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119) Se vuoi essere amato, ama.
Amore
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120) Se vuoi credere a coloro che penetrano più profondamente la verità, tutta la vita è un supplizio. Gettàti in questo mare profondo e tempestoso, agitato da alterne maree, e che ora ci solleva con improvvise impennate, ora ci precipita giù con danni maggiori dei presenti vantaggi e senza sosta ci sballotta, non stiamo mai fermi in un luogo stabile, siamo sospesi e fluttuiamo e urtiamo l'uno contro l'altro, e talvolta facciamo naufragio, sempre lo temiamo; per chi naviga in questo mare così tempestoso ed esposto a tutti i fortunali, non vi è altro porto che la morte.
Verità
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121) Se volete evitare il timore, pensate che bisogna temere ogni cosa.
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122) Se vivrai secondo natura, non sarai mai povero; se vivrai secondo le opinioni, non sarai mai ricco.
Vivere
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123) Se uno vuole quanto basta, ha ciò che vuole.
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124) Se uno vuole arrivare a destinazione, deve seguire una sola strada, non vagare qua e là: questo non è avanzare, ma andare errando.
Strada
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125) Se uno sente il bisogno della ricchezza, teme di perderla; ma nessuno può godere di un bene che gli dà preoccupazione.
Ricchezza
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126) Se uno segue le orme di un altro, non trova niente, anzi neppure cerca.
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127) Se uno non vuole morire, non vuole vivere: la vita ci è stata data con la condizione della morte; noi avanziamo verso di essa.
Morte
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128) Se uno non sa di sbagliare, non vuole correggersi: devi coglierti in fallo, prima di correggerti.
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129) Se una sofferenza ci tormenta senza aiutarci, bisogna smetterla prima possibile e allontanare dal cuore conforti illusori e l'amara voluttà del dolore.
Sofferenza
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130) Se saprai richiamarti agli studi, fuggirai ogni forma di fastidio della vita e non desidererai che venga la notte per noia della luce, non sarai di peso a te stesso né di troppo per gli altri; attrarrai molti nella tua amicizia e tutti i migliori verranno da te.
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131) Se non vuoi adirarti con i singoli, devi perdonare tutti.
Perdono
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132) Se mi arrenderò al piacere, dovrò arrendermi anche al dolore, alla fatica, alla povertà, anche l'ambizione e l'ira vorranno le mie energie, anzi sarò straziato fra tante passioni. Aspiro alla libertà, questo è il premio a cui sono rivolte tutte le mie fatiche. Mi chiedi che cosa sia la libertà? È indipendenza da ogni cosa, da qualunque circostanza esterna, da qualunque necessità.
Libertà
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133) Se la felicità consistesse nella sensualità, le bestie sarebbero più felici dell'uomo, l'umana felicità invece ha sede nell'anima, non nel corpo.
Felicità
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134) Se l'eloquenza scaturisce senza sforzo, facile o spontanea, ben venga e tratti argomenti di grande rilievo: ma evidenzi la sostanza, non se stessa.
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135) Se il lamentarsi non risuscita nessuno, se il soffrire non muta una sorte immobile e fissa per l'eternità e la morte non ha mai mollato quel che si è preso, cessi un dolore in pura perdita.
Dolore
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136) Se i ritratti dei nostri amici assenti ci sono graditi, perché rinnovano il ricordo e alleviano la nostalgia con un falso ed effimero conforto, tanto più ci è gradita una lettera, che porta le vere tracce, i veri segni dell'amico assente.
Amicizia
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137) Se guardiamo un pezzo di legno perfettamente diritto, immerso nell'acqua, ci sembra curvo e spezzato. Non ha importanza che cosa guardi, ma come guardi: la nostra mente si ottenebra nello scrutare la verità.
Mente Verità
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138) Se giudichi il denaro un bene, ti angustierà una povertà falsa.
Denaro Povertà
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139) Se alle nostre lacrime non porrà termine la ragione, non lo porrà la fortuna.
Lacrime
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140) Sbagliamo a temere l'ultimo giorno: ogni giorno concorre in egual misura alla morte.
Giorno
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141) Sarà quel che dev'essere, ma ciò che è una necessità per chi si ribella, è poco più che una scelta per chi vi si adatta di buon grado.
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142) Sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente.
Futuro
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143) Sacra è la voce del popolo.
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144) Ritirati in te stesso per quanto puoi; frequenta le persone che possono renderti migliore e accogli quelli che puoi rendere migliori.
Persone
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145) Ritirati in te soprattutto quando sei costretto a stare tra la folla.
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146) Ritieniti felice allorché ogni tua gioia nascerà da te stesso.
Felicità
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147) Rifletti a lungo se è il caso di accogliere qualcuno come amico, ma, una volta deciso, accoglilo con tutto il cuore e parla con lui apertamente come con te stesso.
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148) Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c'è niente di terribile se non la nostra paura.
Paura
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149) Ricorda sempre quali vantaggi hai conseguito; e quando guarderai quante persone di stanno davanti, pensa a quante ti stanno dietro.
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150) Questo è l'unico motivo per cui non possiamo lagnarci della vita: essa non trattiene nessuno.
Vita
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151) Questo solo di buono ha la continua sventura, che finisce per temprare le sue vittime di sempre.
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152) Quello che tu chiami schiavo pensa che è nato come te, gode dello stesso cielo, respira la stessa aria, vive e muore, come viviamo e moriamo noi. Puoi vederlo libero cittadino ed egli può vederti schiavo.
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153) Quello che ci rende veramente cattivi è che nessuno esamina la propria vita.
Cattiveria
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154) Quanto è insensato l'oratore che si allontana felice per gli applausi di un pubblico ignorante!
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155) Quanto si ingannano quegli uomini che bramano di spingere il loro dominio al di là del mare e pensano di essere veramente felici se occupano militarmente molte regioni e alle vecchie ne aggiungono di nuove, e sono ignari di quale sia quello straordinario potere, pari al potere degli dei: il dominio di sé stessi è il più grande dominio.
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156) Quando la si desidera, una cosa sembra straordinaria, ma dopo averla ottenuta nessuno è soddisfatto.
Desiderio
»
157) Quando la morte è vicina e destinata ad arrivare in ogni caso, richiede una fermezza d'animo tenace che è piuttosto rara e la può dimostrare solo il saggio.
Morte
»
158) Quando insegnano, gli uomini imparano.
no tags
»
159) Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono.
Pensiero
»
160) Quando ci sembra che si avvicini un pericolo di morte, consideriamo quanto ci sono vicini altri pericoli di cui non abbiamo paura.
Pericolo
»
161) Quando aumenta il sapere, aumenta il dolore.
Sapere
»
162) Qualcuno va incontro alla morte pieno d'ira: solo chi vi si è preparato a lungo, ne accoglie lieto l'arrivo.
Morte
»
163) Qualche volta anche il far qualche pazzia non dispiace.
Pazzia
»
164) Qual è la qualità peculiare dell'uomo? La ragione: se questa è onesta e perfetta, dà all'uomo una felicità completa.
no tags
»
165) Qual è il sommo bene dell'uomo? Comportarsi secondo natura.
no tags
»
166) Puoi capire il carattere di una persona dal modo come accoglie le lodi.
Carattere
»
167) Proprio e naturale della virtù è godere e gioire: adirarsi non è conforme alla sua dignità, non più che essere triste; eppure la tristezza è compagna dell'iracondia, e ogni forma d'ira si risolve in essa, sia dopo il pentimento sia dopo l'insuccesso.
no tags
»
168) Proprio come sceglierò la mia nave quando mi accingerò ad un viaggio, o la mia casa quando intenderò prendere una residenza, così sceglierò la mia morte quando mi accingerò ad abbandonare la vita.
Morte
»
169) Proponiti una meta da non oltrepassare neppure volendo; allontana finalmente i beni pieni di insidie; sembrano migliori quando si spera di ottenerli che una volta ottenuti.
no tags
»
170) Primo segno di un animo equilibrato è la capacità di starsene tranquilli in un posto e in compagnia di sé stessi.
Anima
»
171) Prima di diventare vecchio ho cercato di vivere bene, ora che sono vecchio cerco di morire bene: ma morire bene significa morire volentieri.
Vecchiaia
»
172) Preferisco l'insuccesso al disimpegno.
Successo Motivazionali
»
173) Povero non è chi ha poco, ma chi vuole di più.
Povertà
»
174) Possedere un bene non serve a niente se non si è pronti a perderlo. E i beni la cui perdita è più facilmente tollerabile sono quelli che, perduti, non possono essere oggetto di rimpianto.
Bene
»
175) Poichè sarebbe troppo faticoso avere tutti amici, basta non avere troppi nemici.
Amicizia
»
176) Perciò gli uomini si immergono nelle passioni e, una volta che ne hanno fatto un'abitudine, non possono più farne a meno, e sono veramente infelici, poiché giungono a sentire come necessarie le cose prima superflue. Non godono dei piaceri, ma ne rimangono schiavi e, quella che è la peggiore disgrazia, amano anche il proprio male. Si raggiunge il colmo dell'infelicità quando le cose turpi non solo sono gradite, ma procurano un intimo compiacimento, e non c'è rimedio quando quelli che erano sentiti come vizi diventano abitudine quotidiana.
Infelicità
»
177) Perché ti stupisci se viaggiare non ti serve? Porti in gito te stesso. Ti perseguitano i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire.
Viaggiare
»
178) Perché piangere su alcuni aspetti della vita quando tutta la vita ci induce a piangere?
Vita
»
179) Perché nessuno ammette i propri difetti? Perché vi è ancora immerso: i sogni li racconta chi è sveglio e così i propri vizi li ammette solo chi è guarito.
no tags
»
180) Per molti, vivere non è una cosa dolorosa ma una cosa inutile.
Vivere
»
181) Per molti la ricchezza non ha segnato la fine delle loro miserie, ma solo un cambiamento.
Ricchezza
»
182) Per molti fu causa di timore l'essere temuti.
no tags
»
183) Per l'uomo non ci sono certezze e la fortuna non lo conduce necessariamente alla vecchiaia: lo congeda a suo piacimento.
Fortuna
»
184) Per il desiderio nulla è abbastanza, per la natura è abbastanza anche il poco.
Desiderio
»
185) Per fare ciò che si vuole bisogna nascere re o stupidi.
no tags
»
186) Penso tra me e me quanti sono gli uomini che esercitano il corpo e quanto pochi quelli che esercitano la mente; quanta gente accorre a un passatempo inconsistente e vano, e che deserto intorno alle scienze; che animo debole hanno quegli atleti di cui ammiriamo i muscoli e le spalle.
Mente
»
187) Pensa a chi vuoi, giovani, vecchi, uomini maturi: li troverai ugualmente timorosi della morte, ugualmente ignari della vita.
Vita
»
188) Ognuno è infelice nella misura in cui crede di esserlo!
Infelicità
»
189) Ognuno brucia la sua vita e soffre per il desiderio del futuro, per il disgusto del presente. Ma chi sfrutta per sé ogni ora, chi gestisce tutti i giorni come una vita, non desidera il domani né lo teme.
Vita
»
190) Ogni tipo di ambizione ha questo grave difetto: non guarda indietro.
Ambizione
»
191) Ogni tanto è bello fare pazzie.
Pazzia
»
192) Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire. In mezzo agli stessi piaceri nascono le cause del dolore.
Piacere
»
193) Ogni giorno deve essere organizzato come se fosse l'ultimo e concludesse la nostra vita.
Giorno
»
194) Ogni futuro è incerto e più certo è il peggio.
Futuro
»
195) Ogni favore bisogna ricambiarlo con lo stesso spirito con cui è fatto, senza considerarne l'entità, ma la volontà che lo ha originato.
no tags
»
196) Ogni evento che si è aspettato a lungo, giunge più sopportabile.
no tags
»
197) Ogni crudeltà nasce da durezza di cuore e debolezza.
Crudeltà
»
198) Ogni criminale è il boia di se stesso.
no tags
»
199) Occorre saper sdrammatizzare ogni cosa e sopportarla con animo indulgente: è più degno di un uomo ridere della vita che piangerne.
Vita
»
200) Nulla è più estraneo all'uomo affaccendato del vivere: di nulla è meno facile la conoscenza.
Conoscenza
»
201) Nulla è più contrario alla guarigione del cambiare spesso i rimedi.
no tags
»
202) Nulla è eterno e solo poche cose sono durevoli.
Eternità
»
203) Nulla in natura è tanto sacro da non trovare un sacrilego, ma non per questo gli esseri divini sono meno in alto.
Natura
»
204) Non è vero che abbiamo poco tempo, abbiamo troppo tempo che non riusciamo a utilizzare.
Tempo
»
205) Non è un'arte quella che arriva allo scopo per caso.
Arte
»
206) Non è tuo ciò che la fortuna ha fatto tuo.
Fortuna
»
207) Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, ma è perché non osiamo che sono difficili.
Difficoltà
»
208) Non è mai poco quello che è abbastanza.
no tags
»
209) Non è magnanimo chi è generoso con la roba altrui.
Generosità
»
210) Non è la deformità del corpo a rendere brutta l'anima, ma la bellezza dell'anima a far bello il corpo.
Anima
»
211) Non è il caso che tu creda di aver perso tempo e fatica, se hai imparato per te stesso.
Imparare
»
212) Non è grande nessuno di quegli uomini che le ricchezze e gli onori mettono in una condizione privilegiata. E perché, allora, sembra grande? Perché lo misuri insieme al piedistallo.
no tags
»
213) Non è gran cosa comportarsi da forte nella buona fortuna, quando la vita va a gonfie vele;anche la maestria del pilota non si rivela col mare calmo e il vento in poppa: ci vuole un'avversità che metta il cuore alla prova.
no tags
»
214) Non è generoso chi è generoso con la roba altrui.
Generosità
»
215) Non è bella la donna di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza nel suo insieme distoglie dall'ammirare le singole parti.
Bellezza
»
216) Non viene dall'esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle stesse nostre viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati.
Male
»
217) Non vi fu mai grande ingegno senza un pò di pazzia.
no tags
»
218) Non sono né gli anni né i giorni a farci vivere a lungo, ma l'animo.
Anima
»
219) Non si trova nessuno che voglia dividere il suo denaro: ma a quanti ciascuno distribuisce la sua vita! Sono stretti nel tenere la borsa; appena si tratta di perdere tempo, sono larghissimi in quella sola cosa in cui è virtù l'avarizia.
Avarizia
»
220) Non si soffre, in effetti, per la mancanza di questi beni, ma per il pensiero della loro mancanza. Chi ha il possesso di sé non ha perso niente: ma quanti hanno la fortuna di possedere se stessi?
no tags
»
221) Non si scoprirebbe mai niente se ci si considerasse soddisfatti di quello che si è scoperto.
no tags
»
222) Non si compie un'azione virtuosa in vista di un premio: il premio sta nell'averla compiuta.
no tags
»
223) Non sempre la vita va conservata: il bene non consiste nel vivere, ma nel vivere bene.
Vita
»
224) Non scopriremo mai niente, se ci accontentiamo delle scoperte già fatte.
no tags
»
225) Non rinviamo niente: chiudiamo ogni giorno il bilancio con la vita. Il difetto maggiore dell'esistenza è di essere sempre incompiuta e che sempre se ne rimanda una parte.
no tags
»
226) Non riceviamo una vita breve, ma tale l'abbiamo resa, e non siamo poveri di essa, ma prodighi. Come ricchezze grandi e regali in mano a un cattivo padrone si volatizzano in un attimo, ma, per quanto modeste, se affidate a un buon amministratore, aumentano con l'impiego, così la durata della nostra vita per chi sa bene gestirla è molto estesa.
Vita
»
227) Non renderti più gravosi i tuoi mali, non opprimerti con i lamenti: il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
Dolore
»
228) Non può vivere una vita serena chi si preoccupa troppo di prolungarla e annovera fra i grandi beni i molti anni vissuti.
Serenità
»
229) Non puoi sfuggire al destino, puoi solo vincerlo.
Destino
»
230) Non puoi sapere dove ti attenda la morte: perciò aspettala dovunque.
Morte
»
231) Non puoi fuggire le necessità, ma le puoi vincere.
no tags
»
232) Non puoi credere che uno diventi felice se rende infelici gli altri.
Felicità
»
233) Non perdi nulla del tempo che ti è stato assegnato; quello che lasci non ti appartiene.
Tempo
»
234) Non invidiamo quelli che stanno più in alto: quelle che sembravano vette si sono rivelate dirupi.
Invidia
»
235) Non importa morire presto o tardi, ma morire bene o male; morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
Morte
»
236) Non giudicare gli uomini dalla diversità dei monumenti funebri e delle tombe che adornano le strade: la cenere rende tutti uguali.
Giudicare
»
237) Non fidarti della momentanea bonaccia: fa presto il mare ad agitarsi.
Fiducia Mare
»
238) Non fa differenza tra desiderare e avere.
no tags
»
239) Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
Certezza Certezza Motivazionali
»
240) Non esiste alcun bene duraturo all'infuori di quello che l'animo trova dentro di se.
Anima
»
241) Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri.
Bene
»
242) Non dovremmo preoccuparci di aver vissuto a lungo, ma di aver vissuto abbastanza.
Vivere
»
243) Non dobbiamo possedere nulla che procuri un grande guadagno a chi voglia sottrarcelo.
no tags
»
244) Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta.
Vivere Anima
»
245) Non deviare dalla natura e il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.
Sapienza
»
246) Non devi farti simile ai malvagi perché sono molti, ne farti nemico ai molti perché sono diversi da te.
Essere
»
247) Non credere che si possa diventare felici procurando l'infelicità altrui.
Infelicità Felicità
»
248) Non chi ha poco è povero, ma chi desidera più di quello che ha.
Povertà
»
249) Non c'è vizio che non possa trovar difesa.
Vizio
»
250) Non c'è niente che giovi quanto starsene tranquilli e parlare pochissimo con gli altri e il più possibile con sé stessi.
no tags
»
251) Non c'è nessun motivo di vivere, nessun limite alle sventure, se si teme tutto quello che può accadere.
no tags
»
252) Non c'è motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo.
Vivere
»
253) Non c'è mai grande ingegno senza una vena di pazzia.
no tags
»
254) Non c'è gioia per chi procura l'infelicità altrui.
Infelicità
»
255) Non c'è età più adatta alla saggezza di quella che è arrivata al dominio di sé attraverso svariate esperienze, dopo lunghi e frequenti pentimenti.
Saggezza
»
256) Non c'è cosa tanto avversa in cui un animo giusto non sappia trovare qualche consolazione.
Consolazione
»
257) Non c'è cosa che per noi comporti mali peggiori del conformarsi all'opinione pubblica, considerando migliore quello che è accolto da più largo consenso.
no tags
»
258) Non bisogna guardare quale sia il premio di una giusta azione: il premio maggiore consiste nella giustizia.
Giustizia
»
259) Non avere niente che ci infiammi e ci sproni, niente che metta alla prova la nostra fermezza d'animo con le sue minacce e i suoi assalti, ma giacere in una tranquillità imperturbata non è quiete: è apatia.
no tags
»
260) Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto.
Tempo
»
261) Non abbiamo nessuna certezza neppure per un giorno intero.
Certezza
»
262) Noi, quando chiediamo un favore, lo valutiamo moltissimo, quando poi lo abbiamo ottenuto, lo disprezziamo.
no tags
»
263) Noi siamo l'uno per l'altro un teatro sufficientemente grande.
Amicizia
»
264) Noi abbiamo più buon senso quando le cose vanno male: quando vanno a gonfie vele, ci tolgono la capacità d'intendere.
no tags
»
265) Niente è così stupido ed infelice quanto attendersi una disgrazia. Che follia, anticiparsi il male prima che questo capiti!
no tags
»
266) Niente dura sempre, poche cose a lungo; varia solo il loro modo di essere fragili, il loro modo di finire, ma tutto ciò che ha avuto un inizio avrà anche una fine.
no tags
»
267) Niente costa di più di ciò che si è comperato con le preghiere.
no tags
»
268) Niente ci appartiene, solo il tempo è nostro.
Tempo
»
269) Nessuno è tanto vecchio da non poter sperare in un altro giorno di vita. E un solo giorno è un momento della vita.
Vecchiaia
»
270) Nessuno è tanto debole da non sperare di poter punire anche un uomo potentissimo: a nuocere siamo bravi tutti.
Debolezza
»
271) Nessuno è più infelice che la maggior parte di quelli che sono generalmente ritenuti felici.
Infelicità
»
272) Nessuno è obbligato a correre sulla via del successo.
Successo
»
273) Nessuno è infelice se non per colpa sua.
Infelicità
»
274) Nessuno versa il sangue di un altro per il gusto di uccidere, o almeno pochi; la maggior parte agisce più per calcolo che per odio.
no tags
»
275) Nessuno si preoccupa di vivere bene, ma di vivere a lungo.
Vivere Benessere
»
276) Nessuno scrive nel calendario i favori.
no tags
»
277) Nessuno può vivere felicemente e neppure in maniera tollerabile senza l'amore della saggezza: una perfetta saggezza rende felice la vita, ma tollerabile la rende anche una saggezza imperfetta.
Saggezza
»
278) Nessuno può vivere felice se bada solo a sé stesso, se volge tutto al proprio utile: devi vivere per il prossimo, se vuoi vivere per te.
Vivere
»
279) Nessuno può portare a lungo la maschera.
Maschera
»
280) Nessuno può elargire benefici con tanta avvedutezza da non ingannarsi di frequente: cadano pure nel vuoto, purché qualche volta non vadano perduti.
Inganno
»
281) Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà.
Sapienza Povertà
»
282) Nessuno ha più gusto all'ingiuria di colui che è più vulnerabile ad essa, ma questo gusto è contagioso, e domani qualcun altro riderà di colui che oggi si prende gioco di me.
no tags
»
283) Nessuno ha concluso niente: rimandiamo sempre tutto al futuro.
Futuro
»
284) Nessuno diventa più forte adirandosi, tranne colui che senz'ira non sarebbe stato forte.
no tags
»
285) Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla.
Amicizia
»
286) Nessuna azione sarà considerata innocente, a meno che la volontà non lo sia stata, perché l'azione è stata dettata dalla volontà.
no tags
»
287) Nessun male è grande se è l'ultimo.
Male
»
288) Nelle mete che ci prefiggiamo e a cui tendiamo con grande sforzo, dobbiamo osservare che non c'è nessun vantaggio o che gli svantaggi sono superiori; alcune sono superflue, altre non meritano tanto impegno.
no tags
»
289) Negli occhi della donna vi sono due tipi di lacrime, le une provocate dal vero dolore, le altre indotte dalla scaltrezze. Una donna che pensa sola, pensa cose cattive.
Donne
»
290) Nasciamo diversi, moriamo uguali.
Uguaglianza
»
291) Morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
Morte
»
292) Moriamo peggiori di quando siamo nati. La colpa è nostra, non della natura.
Morte
»
293) Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce.
Vita
»
294) Molti imparano non per la vita ma per la scuola.
Imparare
»
295) Mi spezzerò, ma non mi piegherò.
no tags
»
296) Mi piace passare in campo altrui, ma come esploratore, non come disertore.
no tags
»
297) Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta.
Ricchezza
»
298) Metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l'altro la vita se ne va.
Vita Futuro
»
299) Mentre perdiamo il nostro tempo tra indugi e rinvii, la vita passa.
Vita
»
300) Mantenere i propositi fatti richiede più impegno che concepire onesti propositi.
no tags
»
301) Ma se sei uomo, ammira chi tenta grandi imprese, anche se fallisce.
no tags
»
302) Lunga è la via dell'insegnare per mezzo della storia, breve ed efficace per mezzo dell'esempio.
no tags
»
303) Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere.
no tags
»
304) Lo stolto può salire con fatica alla saggezza, il saggio non può ripiombare nella stoltezza.
no tags
»
305) Lieve è il dolore che permette di prendere una decisione.
Dolore
»
306) Le ricchezze sono al servizio del saggio, allo sciocco comandano.
no tags
»
307) Le paure aumenteranno proporzionalmente ai successi.
Paura
»
308) Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita.
Malattia
»
309) Le idee migliori sono proprietà di tutti.
no tags
»
310) Le donne nella libidine poi non sono da meno dei maschi: destinate per natura a un ruolo passivo, hanno escogitato un genere così perverso di impudicizia da montare gli uomini.
Donne
»
311) Le donne hanno tutto il diritto di fingere di non pensare.
Donne
»
312) Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica rafforza il corpo.
Difficoltà
»
313) Le cose grandi vanno giudicate con animo grande, altrimenti si finisce per vedere in esse i didetti che sono in noi.
Giudicare
»
314) La volontà non si impara.
Volontà Brevi
»
315) La vita, senza una meta, è vagabondaggio.
Vita BEST
»
316) La vita è tutta una serie di mali, che a nessuno concedono lunga pace, al massimo una tregua.
Vita
»
317) La vita è tanto breve, e noi la rendiamo ancora più breve con la nostra incostanza, ricominciandola di continuo ora in un modo, ora in un altro: la riduciamo in pezzi e la laceriamo.
Vita
»
318) La vita è lunga se è piena.
Vita
»
319) La vita è divisa in tre momenti: passato, presente, futuro. Di questi, il momento che stiamo vivendo è breve, quello che ancora dobbiamo vivere non è sicuro, quello che già abbiamo vissuto è certo.
Vita
»
320) La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata.
Vita
»
321) La vita è abbastanza lunga per chi, come il saggio, sa vivere intensamente ogni istante. A lamentarsi della brevità della vita è invece lo stolto, poiché, in realtà, egli non domina le cose ma ne è dominato e vive in una condizione di perenne alienazione: egli non è padrone di se, né del suo tempo e paradossalmente giunge spesso alla fine della sua vita senza aver realmente vissuto.
Vita
»
322) La vita senza una meta, è un vagabondaggio.
Vita
»
323) La vita più breve e più tormentata è quella di coloro che dimenticano il passato, trascurano il presente e temono il futuro.
Vita
»
324) La vita non sempre va conservata: il bene, infatti, non consiste nel vivere, ma nel vivere bene.
Vita
»
325) La vita degli sciocchi è spiacevole, inquieta, tutta proiettata al futuro.
no tags
»
326) La virtù è ricompensa a se stessa.
Virtù
»
327) La virtù è fatta di armonia: tutte le opere del saggio sono a essa conformi e consone. Questa, però viene a mancare se lo spirito, che deve mantenersi al di sopra di tutto, si lascia sopraffare dai lutti o dal rimpianto. Tutte le ansie, le preoccupazioni, l'inerzia operativa sono contrarie alla virtù; la virtù è serena, libera, imperturbabile, pronta al combattimento.
Virtù
»
328) La virtù non resta mai in incognito, per quanto nascosta, ma manda segni di sé: chiunque ne sarà degno, la recupererà dalle tracce.
Virtù
»
329) La violenza ha le proprie radici nella debolezza.
Violenza
»
330) La verità non muore mai.
Verità
»
331) La vera gioia è austera.
Gioia
»
332) La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
Felicità
»
333) La vera felicità risiede nella virtù.
Felicità
»
334) La vecchiaia segue la giovinezza, e la morte la vecchiaia. Se uno non vuole morire, non vuole vivere.
Morte
»
335) La vecchiaia e' una malattia incurabile.
Vecchiaia
»
336) La sorte produce spesso mediocrità destinate alla massa, ma alle cose straordinarie dà pregio il fatto stesso di essere rare.
no tags
»
337) La sorte non ha innalzato nessuno tanto da non ritorcere contro di lui quanto gli aveva concesso di fare. Non fidarti della momentanea bonaccia: fa presto il mare ad agitarsi; nello stesso giorno le barche affondano là dove si erano spinte per diporto.
Mare
»
338) La solitudine è per lo spirito, ciò che il cibo è per il corpo.
Solitudine
»
339) La sfrontatezza degli uomini è tale che, sebbene abbiano ricevuto molto, si sentono come offesi, perché avrebbero potuto ricevere di più.
no tags
»
340) La sensazione più dolce che si prova alla presenza di un amico, il riconoscerlo, ce la dà l'impronta della sua mano nella lettera.
Amicizia
»
341) La saggezza procura subito la ricchezza: la dà rendendola superflua.
Saggezza
»
342) La saggezza non si prende in prestito, e nemmeno si compra. La stupidità, invece, si compra quotidianamente.
Saggezza Stupidità
»
343) La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dalle persone sagge, utile dai governanti.
Religione
»
344) La ragione dà tempo a entrambi i contendenti, quindi chiede un rinvio anche per se stessa, per avere il tempo di appurare la verità: l'ira ha fretta. La ragione vuol pronunciare un verdetto giusto, l'ira vuole che sembri giusto il verdetto che ha pronunciato. La ragione valuta unicamente la questione di cui tratta, l'ira si lascia impressionare da cose futili ed estranee alla causa.
no tags
»
345) La qualità migliore di un animo generoso è l'istinto al bene. Nessun uomo di spirito elevato si compiace di cose abiette e sordide: lo attira e lo esalta la bellezza delle cose grandi.
Qualità
»
346) La punizione più grande per l'uomo perverso consiste nel dispiacere a sé e ai suoi.
Dispiacere
»
347) La nostra vita è quasi un nulla; e tuttavia, pazzi, facciamo progetti a lungo termine.
Vita
»
348) La nostra insensatezza è evidente: secondo noi compriamo unicamente ciò per cui sborsiamo del denaro, e definiamo gratuito quello per cui paghiamo di persona.
no tags
»
349) La nostra condizione è buona al momento della nascita; è colpa nostra se la peggioriamo. La natura ha agito in modo che non ci vuole molto per vivere bene: ognuno è in grado di rendersi felice.
Felicità Benessere
»
350) La natura del dolore è eccellente, perché, se si protrae, non può essere grande, e se è grande, non può protrarsi.
Dolore
»
351) La morte è il non-essere. Dopo di me accadrà ciò che è stato prima di me. Se prima non abbiamo sofferto, vuol dire che non soffriremo dopo. Siamo come una lucerna che, spegnendosi, non può stare peggio di quando non era accesa. Solo nel breve intermezzo possiamo essere sensibili al male.
Morte
»
352) La morte è così poco temibile che proprio per merito suo non dobbiamo temere nulla.
Morte
»
353) La morte ti viene incontro: la dovresti temere se potesse rimanere con te: ma necessariamente o non è ancora arrivata o passa oltre.
Morte
»
354) La morte pareggia tutto.
Morte
»
355) La morte non viene una volta sola: quella che ci porta via è l'ultima morte.
Morte
»
356) La morte ci consuma giorno per giorno, non ci trascina via all'improvviso.
Morte
»
357) La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
Morte
»
358) La metà della vita la passiamo dormendo.
Dormire
»
359) La menzogna è uno schermo sottile; se guardi con attenzione, è trasparente.
Menzogna
»
360) La memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.
Memoria
»
361) La lunghezza della vita non si misura dai capelli bianchi o dalle rughe: non è un vivere questo, è solo un esistere a lungo.
Vita
»
362) La libertà è l'affrancamento dalle passioni.
Libertà
»
363) La lealtà comprata col denaro, dal denaro può essere distrutta.
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364) La gloria è l'ombra della virtù: la seguirà anche contro il suo volere.
no tags
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365) La gloria insegue preferibilmente quelli che la sfuggono.
no tags
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366) La fortuna teme i forti e opprime i deboli.
Fortuna
»
367) La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione.
Fortuna Talento
»
368) La filosofia non è un'arte che cerca il favore popolare e non è fatta per essere ostentata; non consiste nelle parole, ma nei fatti.
Filosofia
»
369) La filosofia non respinge né preferisce nessuno: splende a tutti.
Filosofia
»
370) La filosofia insegna ad agire, non a parlare, ed esige che si viva secondo le sue leggi, perché la vita non sia in contrasto con le parole, né con sé stessa, e tutte le nostre azioni si uniformino a un unico principio.
Filosofia
»
371) La cosa migliore è disprezzare subito i primi sintomi dell'ira e opporci al suo stesso nascere e impegnarci a non cadere in suo possesso. Poiché se comincia a portarci fuori strada, è difficile il ritorno alla salvezza, in quanto la ragione non ha voce una volta che la passione è entrata in noi e la nostra volontà le ha riconosciuto qualche diritto.
no tags
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372) La condizione dell'uomo poggia su buone basi: nessuno è infelice se non per sua colpa. Ti piace vivere? Vivi; se no, puoi tornare da dove sei venuto.
Infelicità
»
373) La calamità è l'opportunità della virtù.
no tags
»
374) L'utilità dà la misura del necessario: ma il superfluo in che modo si può misurarlo?
no tags
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375) L'uomo è un animale dotato di ragione: il suo bene lo attua appieno, se adempie al fine per cui è nato. Che cosa esige da lui questa ragione? Una cosa facilissima: che viva secondo la natura che gli è propria.
no tags
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376) L'uomo saggio è anche moderato; l'uomo moderato è anche tenace; l'uomo tenace è imperturbabile, l'uomo imperturbabile non è mai triste; chi non è mai triste è felice; quindi, il saggio è felice e la saggezza è sufficiente per avere una vita felice.
Saggezza
»
377) L'uomo più ricco è quello a cui la fortuna non trova niente da dare.
Fortuna
»
378) L'uomo più potente è quello che è padrone di se stesso.
Essere
»
379) L'uomo che non solo decide di morire, ma trova anche il modi di farlo, è grande.
Morte
»
380) L'uomo che non si gonfia nella buona sorte, neppure si angustia quando il vento cambia.
no tags
»
381) L'unico tempo certo è quello passato.
Passato
»
382) L'unico bene, la condizione fondamentale per una vita felice, è la fiducia in se stessi... nè può renderti felice la bellezza o la forza del corpo: nessuno di quei beni resiste al passare del tempo.
Fiducia
»
383) L'unico bene è l'onestà, gli altri sono beni falsi e fittizi.
Onestà
»
384) L'ubriachezza non è altro che una pazzia volontaria.
no tags
»
385) L'ubriachezza non origina i vizi, ma li mette in luce: è allora che l'uomo libidinoso non aspetta nemmeno di entrare in camera da letto, ma soddisfa subito le sue voglie; che l'impudico rivela apertamente i suoi istinti morbosi; che l'insolente non tiene più a freno la lingua e le mani. Cresce la superbia dell'arrogante, la crudeltà del violento, la malevolenza dell'invidioso; ogni vizio viene fuori ingigantito.
no tags
»
386) L'ozio senza il conforto delle lettere è morte e sepoltura di un uomo vivo.
Ozio
»
387) L'ora del destino varia da uomo a uomo, ma non tralascia nessuno: l'animo stia all'erta, senza mai temere l'inevitabile, aspettandosi sempre l'incerto.
Destino
»
388) L'ira è temuta come il buio dai bimbi e una piuma rossa dalle fiere. Essa non ha in sé alcunché di saldo o di forte, ma impressiona gli animi fatui.
no tags
»
389) L'ira è bramosa di punire, e non è affatto conforme alla natura dell'uomo che una tal brama egli nutra nel suo cuore mansueto. La vita dell'uomo si fonda sulle buone azioni e sulla concordia, ed è spinta al patto di comune aiuto non dalla paura ma dall'amore reciproco.
no tags
»
390) L'ira trasforma nel suo contrario tutto ciò che è ottimo e giustissimo. Non consente che si ricordi di alcun dovere colui che da essa è posseduto: fa di un padre un avversario, d'un figlio un parricida, d'una madre una matrigna, d'un cittadino un nemico, d'un re un tiranno.
no tags
»
391) L'ira sfrenata genera pazzia.
no tags
»
392) L'inizio della salvezza è la conoscenza del peccato.
Peccato
»
393) L'impedimento principale al nostro sviluppo è che ci sentiamo troppo presto e facilmente contenti di noi.
no tags
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394) L'esistenza sia una giusta combinazione tra moralità e morale predominante.
no tags
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395) L'eloquenza povera e scarna rende gli ascoltatori meno attenti: la lentezza e le frequenti interruzioni annoiano; tuttavia, un discorso che si fa attendere rimane più facilmente impresso di uno che scorre via veloce.
no tags
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396) L'avversa fortuna non annienta nessuno, se non chi ha illuso la buona.
Fortuna
»
397) L'attesa del castigo è già una pena.
Attesa
»
398) L'arciere non deve colpire il bersaglio di quando in quando, ma deve sbagliare solo di quando in quando; non è un'arte quella che arriva allo scopo per caso.
no tags
»
399) L'applauso della folla è la prova dell'empietà di una causa.
no tags
»
400) L'animo del saggio è come il mondo sulla luna: là c'è sempre il sereno.
Saggezza
»
401) L'anima è più forte di ogni fortuna, indirizza da sé le cose in un senso o nell'altro ed è causa della propria felicità o infelicità.
Anima
»
402) L'amore è un'amicizia impazzita.
Amore
»
403) L'amore non può coesistere con il timore.
Amore
»
404) Insegnando s'impara.
no tags
»
405) Innanzi tutto è più facile respingere il male che governarlo, non accoglierlo che moderarlo, una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare ne rimpicciolire.
Male
»
406) Infelice non è chi esegue un ordine, ma chi lo esegue contro la propria volontà. Disponiamoci, perciò a volere quello che le circostanze esigono.
Infelicità
»
407) In qualsiasi genere di vita troverai divertimenti, distensioni e piaceri, se vorrai giudicare lievi i mali piuttosto di renderteli odiosi.
Vita
»
408) Imparare la virtù significa disimparare i vizi.
Virtù
»
409) Immagina di abbracciare l'immensità del tempo e l'universo, e poi paragona all'infinito quella che chiamiamo vita umana: vedrei come è poca cosa questa vita che desideriamo e cerchiamo di prolungare.
Vita Abbracci
»
410) Il vero bene, saggezza e virtù, non muore, è sicuro ed eterno; è l'unica cosa immortale che tocca ai mortali.
Saggezza
»
411) Il valore, quando è sfidato, si moltiplica.
no tags
»
412) Il tempo scorre velocissimo e ce ne accorgiamo soprattutto quando guardiamo indietro: mentre siamo intenti al presente, passa inosservato, tanto vola via leggero nella sua fuga precipitosa.
Tempo
»
413) Il tempo scopre la verità.
Verità
»
414) Il sommo bene, cioè la felicità, non cerca al di fuori mezzi per realizzarsi; è un bene interiore e nasce tutto da se stesso; diventa schiavo della sorte se ricerca una parte di sé all'esterno.
Felicità
»
415) Il sommo bene è l'armonia dell'animo.
Bene
»
416) Il sole splende anche sui malvagi.
Malvagità
»
417) Il sapiente è di migliore qualità, se nessuna offesa gli nuoce, piuttosto che se non gliene viene fatta nessuna; e io dirò uomo valoroso quello che non è domato dalle guerre e non è impaurito dalla forza del nemico che si avvicina, non quello che si gode un pingue ozio tra popoli inoperosi.
Sapienza
»
418) Il sapiente non è soggetto ad alcuna offesa; pertanto non importa quante frecce siano scagliate contro di lui, dal momento che è del tutto invulnerabile.
Sapienza
»
419) Il sapiente non accetterà entro la soglia di casa sua nessun denaro di provenienza sospetta: non rifiuterà, però, né respingerà le grandi ricchezze dono della fortuna e frutto della virtù.
Fortuna
»
420) Il saggio è pieno di gioia, allegro e sereno, imperturbabile; la sua vita è pari a quella degli dèi.
Saggezza
»
421) Il saggio è autosufficiente non nel senso che vuole essere senza amici, ma che può stare senza amici; e questo -può- significa che, se perde un amico, sopporta con animo sereno.
Amicizia
»
422) Il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza.
Vita
»
423) Il saggio si abitua ai mali futuri e, mentre per gli altri diventano sopportabili dopo una lunga sofferenza, egli li rende tali con una lunga meditazione.
Saggezza
»
424) Il saggio non si lascia mai prendere la mano dalla buona fortuna nè abbattere da quella avversa.
Saggezza
»
425) Il saggio non può perdere nulla; tutto ha riposto in sé, non affida nulla alla fortuna, ha i suoi beni al sicuro, appagato della virtù.
Saggezza
»
426) Il saggio non provocherà mai l'ira dei potenti, anzi la eviterà, come in navigazione si evitano le tempeste.
Saggezza
»
427) Il saggio in ogni cosa guarda al proposito, non all'esito; cominciare dipende da noi, del risultato, invece, decide la sorte e io non le riconosco il diritto di giudicarmi.
Saggezza
»
428) Il saggio deve essere equilibrato, e per agire da forte deve far ricorso alla forza, non all'ira.
Saggezza
»
429) Il più potente è colui che ha se stesso in proprio potere.
Potere
»
430) Il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura.
Piacere
»
431) Il pericolo di vivere male è maggiore del pericolo di morire presto.
Pericolo
»
432) Il mondo è eterno, ma le sue singole parti non sono sempre uguali.
Mondo
»
433) Il miglior rimedio per la rabbia è l'indugio.
Rabbia
»
434) Il miglior odore del corpo è non averne nessuno.
no tags
»
435) Il maggior ostacolo al vivere è l'attesa, chi dipende dal domani, perde l'oggi. Predisponi ciò che è in potere della fortuna, lasci andare ciò che è in tuo potere. Dove miri? Dove ti proietti? Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Vivere Attesa
»
436) Il linguaggio della verità è semplice.
Verità
»
437) Il libro ti muta nell'essenza.
Libri
»
438) Il lavoro caccia i vizi derivanti dall'ozio.
Lavoro Ozio
»
439) Il fuoco è la prova dell'oro, la sventura quella dell'uomo forte.
no tags
»
440) Il dolore. Se ti posso sopportare, sei leggero; se non posso, durerai poco.
Dolore
»
441) Il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
Dolore
»
442) Il destino guida chi lo segue di buona voglia, trascina chi si ribella.
Destino
»
443) Il destino di una persona salita tanto in alto è precipitare.
Destino
»
444) Il delitto coronato da successo prende il nome di virtù.
no tags
»
445) Il culmine di una vita felice è una sicura tranquillità e una inalterata fiducia in essa.
Felicità
»
446) Il cielo è minaccioso prima che si scateni la tempesta, gli edifici scricchiolano prima di crollare, un incendio lo preannuncia il fumo: il danno che proviene dall'uomo è improvviso e si mimetizza con più cura quanto più è vicino.
no tags
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447) I vizi: è più facile sradicarli che tenerli a freno.
Vizio
»
448) I vizi ti allettano con una ricompensa: al servizio della virtù devi vivere gratuitamente.
Vizio
»
449) I vizi si insinuano più facilmente attraverso i piaceri.
Vizio
»
450) I vizi di molta gente rimangono nascosti perché sono deboli; quando avranno forze sufficienti, la loro audacia sarà pari a quella dei vizi che la prosperità ha reso già manifesti.
Vizio
»
451) I rapporti con una gran quantità di persone sono deleteri: c'è sempre qualcuno che ci suggerisce un vizio o ce lo trasmette o ce lo attacca a nostra insaputa.
Vizio
»
452) I precetti sono come i semi: danno grossi risultati, eppure sono piccola cosa.
no tags
»
453) I più ondeggiano infelici tra il timore della morte e le angosce della vita: non vogliono vivere, né sanno morire.
Vita
»
454) I piccoli delitti vengono puniti, quelli grandi portati in trionfo.
no tags
»
455) I piaceri del palato sono simili ai ladri egiziani, che strangolano con un abbraccio.
Cibo
»
456) I mali incerti sono quelli che ci tormentano di più.
Male
»
457) I mali che fuggi sono in te.
Male
»
458) I dolori leggeri concedono di parlare: i grandi dolori rendono muti.
Dolore
»
459) I desideri naturali hanno limiti ben definiti, quelli nati da una falsa opinione non ne hanno: il falso non ha confini.
Desiderio
»
460) Ho vissuto abbastanza; ora, sazio, aspetto la morte.
Morte
»
461) Ha più valore superare le difficoltà che moderare le gioie.
no tags
»
462) Gran parte della libertà consiste nel saper dominare l'appetito.
no tags
»
463) Gran parte del progresso sta nella volontà di progredire.
Progresso Volontà
»
464) Godiamo avidamente della presenza degli amici, perché non sappiamo per quanto tempo ci possa toccare.
Amicizia
»
465) Godi del presente, non dipendere dal passato.
no tags
»
466) Gode maggiormente delle ricchezze chi meno ne sente il bisogno.
no tags
»
467) Gli uomini oggetto di invidia sono destinati a scomparire: alcuni verranno eliminati, altri cadranno. La prosperità è inquieta: si tormenta da sé.
Invidia
»
468) Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie.
Credere
»
469) Gli insulti degli ignoranti bisogna ascoltarli senza scomporsi, e se uno aspira alla virtù deve disprezzare il disprezzo stesso.
Ignoranza
»
470) Gli infelici credono facilmente in ciò che desiderano molto.
Infelicità
»
471) Gli infanti, i fanciulli, i pazzi non temono la morte; e allora è proprio vergognoso che la ragione non sia in grado di darci quella serenità interiore a cui porta l'assenza di raziocinio.
no tags
»
472) Gli antichi ci hanno insegnato a seguire la vita migliore e non la più piacevole, in modo che il piacere sia compagno e non guida di una buona e retta volontà.
Vita
»
473) Gioiosi e a testa alta affrettiamoci con passo sicuro dovunque ci porteranno le circostanze, percorriamo qualunque terra: non c'è esilio nell'àmbito dell'universo, perché nulla di ciò che si trova nell'universo è estraneo all'uomo.
Universo
»
474) Giammai sarai felice finché ti tormenterai perché un altro è più felice.
Felicità
»
475) Fidarsi di un malvagio è dargli mezzo per nuocere.
Malvagità
»
476) Fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l'esca alletta fiere e pesci e li inganna. Li credete doni della fortuna? Sono trappole.
Fortuna
»
477) Felice è l'uomo per cui non esistono il bene e il male ma solo l'animo buono o malvagio, che pratica il bene, si contenta della virtù, non si lascia esaltare né abbattere dagli eventi, non conosce bene più grande di quello che può procurarsi da solo e pensa che il vero piacere sta proprio nel disprezzare i piaceri.
Felicità
»
478) Fate presto a godere dei vostri figli e a farli godere di voi, tracannate senza indugio ogni gioia: nessuno vi assicura questa notte è un rinvio troppo lungo, nessuno quest'ora.
Figli
»
479) Fare naufragio, finire sotto una vettura sono casi rari, anche se gravi: mentre dall'uomo viene all'uomo un pericolo costante.
Pericolo
»
480) Fai ogni cosa come se qualcuno ti guardasse.
no tags
»
481) Facciamo in modo che la nostra vita, come tutte le cose preziose, non conti per la sua estensione, ma per il suo peso; misuriamola dalle azioni, non dal tempo.
Vita
»
482) Evitate tutto ciò che piace al volgo e che viene dal caso; fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l'esca alletta fiere e pesci e li inganna.
no tags
»
483) Estremamente breve e travagliata è la vita di coloro che dimenticano il passato, trascurano il presente, temono il futuro: giunti al momento estremo, tardi comprendono di essere stati occupati tanto tempo senza concludere nulla.
Vita
»
484) Esistono diritti non scritti, ma più sicuri che tutti gli scritti.
no tags
»
485) Entro i confini del mondo non vi può essere esilio di sorta: nulla infatti che si trovi in questo mondo è estraneo all'uomo.
Mondo
»
486) Ecco una gran cosa, avere la debolezza di un uomo e la tranquillità di un dio.
Essere
»
487) Ecco una delle cause dei nostri mali: viviamo imitando il prossimo e non ci facciamo regolare dalla ragione, ma trascinare dall'abitudine.
Male
»
488) Ecco l'unico motivo per cui non possiamo lamentarci della vita: non trattiene nessuno.
Vita
»
489) Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
Morte
»
490) Dovunque c'è l'uomo, c'è l'occasione per fare del bene.
Bene
»
491) Dove ci porta la morte? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l'esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l'effetto è uno solo: non essere.
Morte
»
492) Dobbiamo pensare quanto più lieve dolore sia non avere che perdere: e comprenderemo che la povertà ha tanto meno materia di sofferenze quanto minore ne ha di danni.
Povertà
»
493) Diventa un buon vino quello che, nuovo, sembrava acerbo e aspro; mentre il vino gradevole già nella botte non regge all'invecchiamento.
Vino
»
494) Disgraziato l'animo ansioso del futuro.
Futuro Ansia
»
495) Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente.
Futuro
»
496) Dio ha posto la vita su un piano inclinato.
Vita
»
497) Di tempo non ne abbiamo poco, ne sprechiamo tanto. L'uomo grande non permette che gli si porti via neanche un minuto del tempo che gli appartiene.
Tempo
»
498) Di ciò che possediamo niente è necessario.
no tags
»
499) Devi riflettere se la tua natura sia più adatta all'attività o a un ritiro dedito agli studi, e devi volgerti là dove ti condurranno le capacità del tuo ingegno.
no tags
»
500) Devi imparare finché non sai; anzi, a credere al proverbio, finché vivi.
Imparare
»
501) Dev'essere proposito eguale dell'insegnante e del discepolo: che uno voglia giovare e l'altro apprendere.
no tags
»
502) Della ricchezza gode soprattutto l'uomo che non ne sente affatto il bisogno.
Ricchezza
»
503) Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto.
no tags
»
504) Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace.
Imparare
»
505) Critica te stesso; ti abituerai a dire e ad ascoltare la verità.
Verità
»
506) Crediamo facilmente alle supposizioni; non mettiamo a fuoco le cause delle nostre paure e non ce le scuotiamo di dosso; ci agitiamo e voltiamo le spalle come soldati che abbandonano l'accampamento per il polverone sollevato da un branco di pecore in fuga.
Paura
»
507) Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.
Morte
»
508) Correre qua e là non ti servirà a niente: tu vai in giro con le tue passioni, i tuoi mali ti seguono.
Male
»
509) Continua ciò che hai cominciato e forse arriverai alla cima, o almeno arriverai in alto ad un punto che tu solo comprenderai non essere la cima.
Volontà
»
510) Conta più lo stato d'animo che il luogo dove tu arrivi, perciò l'animo non va reso schiavo di nessun posto.
Anima
»
511) Concedete al corpo solo quanto basta a mantenerlo in salute.
no tags
»
512) Con un amico decidi tranquillamente di tutto, ma prima decidi se è un amico: una volta che hai fatto amicizia, ti devi fidare; prima, però, devi decidere se è vera amicizia.
Amicizia
»
513) Compra solo ciò che è necessario, perché ciò che non è necessario anche se costa solo un centesimo, è molto caro.
no tags
»
514) Comportati con il tuo inferiore come vorresti che il tuo superiore agisse con te.
no tags
»
515) Comincia a vivere subito e considera ogni giorno come una vita a sé.
Vivere
»
516) Come è insensato disporre della propria vita, se non siamo padroni neppure del domani!
no tags
»
517) Come è dolce aver estenuato e abbandonato le passioni!
Passione
»
518) Come tutti i vizi mettono radici profonde, se non sono estirpati sul nascere, così i sentimenti di tristezza e di infelicità, che dilaniano se stessi, finiscono per nutrirsi del loro amaro, e il dolore si fa una perversa voluttà di soffrire.
Tristezza
»
519) Come si troverebbero bene certe persone se si staccassero da sé stesse! E invece si opprimono, si affliggono, si guastano, si spaventano, tutto da soli.
Solitudine
»
520) Come se già non bastassero i numerosi mali che ci affliggono, passiamo da un vizio all'altro, e questo è il guaio peggiore: restassimo almeno attaccati a un vizio solo, quello che ci è più familiare e che abbiamo ormai sperimentato! Così a questo inconveniente si aggiunge pure il tormento che ci rode nel constatare come le nostre scelte, oltre che cattive, siano anche incostanti.
Vizio
»
521) Come non è affatto lodevole tendere a cose concrete senza amore alcuno delle virtù e senza cura della propria mente, e limitarsi al puro e semplice operare, così è un bene imperfetto e fiacco la virtù confinata in un ritiro inattivo, che non dimostra mai ciò che ha imparato.
Virtù
»
522) Come mai ad alcuno qualche cosa può parer sicura, se il mondo stesso è continuamente scosso, e se anche le sue parti più solide traballano?
no tags
»
523) Come le malattie croniche rendono i pazienti brontoloni e intrattabili e provocano la loro rabbia alla minima contrarietà, così uno stato ininterrotto di ebbrezza imbestialisce gli animi. Infatti, poiché gli ubriaconi sono spesso fuori di sé, la condizione di follia perdura e i vizi acquisiti sotto l'azione del vino conservano il loro vigore anche senza vino.
no tags
»
524) Come certi scogli protesi verso il mare profondo fanno sì che questo vi si infranga, ed essi, pur colpiti per tanti secoli, non mostrano alcun segno della furia marina, così l'animo del sapiente è saldo e racchiude in sé tale vigore da essere al riparo dall'offesa.
Sapienza
»
525) Come al saggio si addice un incedere contegnoso, così gli si addice un eloquio cauto, non avventato.
Saggezza
»
526) Comandare non significa dominare ma compiere un dovere.
no tags
»
527) Colui al quale è troppo caro il proprio corpo, tiene in poco conto la virtù.
Virtù
»
528) Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore.
no tags
»
529) Ciò che è dato con orgoglio ed ostentazione dipende più dall'ambizione che dalla generosità.
Ambizione Generosità
»
530) Ciò che il cuore conosce oggi, la testa comprenderà domani.
Cuore
»
531) Ciò che danneggia deve essere più forte di ciò che viene danneggiato; ma la malvagità non è più forte della virtù; il saggio, dunque, non può essere danneggiato.
Saggezza
»
532) Ciò che consideri una vetta è soltanto un gradino.
no tags
»
533) Ciascuno è vittima delle proprie illusioni.
Illusione
»
534) Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.
Vita
»
535) Ci vuole altrettanta magnanimità per riconoscere un favore ricevuto che per renderlo.
no tags
»
536) Ci sono tre cose da evitare con cura: l'odio, l'invidia e il disprezzo.
no tags
»
537) Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.
Bene
»
538) Chiedi perché questa fuga non ti sia di aiuto? Tu fuggi con te stesso.
Fuga
»
539) Chi è troppo indaffarato non può svolgere bene nessuna attività, perché una mente impegnata in mille cose non può concepire nobili pensieri.
Mente Affari
»
540) Chi è temuto teme: non può starsene tranquillo chi è oggetto della paura altrui.
no tags
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541) Chi è più infelice dell'uomo che dimentica i benefici e ricorda i torti?
Infelicità
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542) Chi è padrone di sé non perde niente.
no tags
»
543) Chi è nobile? Chi dalla natura è stato ben disposto alla virtù.
no tags
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544) Chi è morto non sente nessun male: se lo sente non è morto.
Male
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545) Chi è impreparato, teme anche le piccolezze.
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»
546) Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà di esserlo. Se nell'amicizia si ricerca un utile, per ottenerlo si andrà contro l'amicizia stessa.
Amicizia
»
547) Chi è dappertutto, non è da nessuna parte.
Essere
»
548) Chi è amico ama, ma chi ama non sempre è un amico; e pertanto l'amicizia giova sempre, l'amore, invece, può a volte anche nuocere.
Amicizia
»
549) Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Povertà
»
550) Chi non è in grado di vivere il presente, è in balia del futuro.
Futuro
»
551) Chi non vuole morire non vuole vivere.
Morte
»
552) Chi non si ritiene molto felice, anche se è padrone del mondo, è un poveretto.
Felicità
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553) Chi muore sereno come è nato ha conquistato la saggezza.
Saggezza
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554) Chi ha paura di essere ingannato insegna a ingannare e i suoi sospetti autorizzano ad agire disonestamente.
Inganno
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555) Chi ha molto da fare non ha tempo di abbandonarsi alla dissolutezza. Senza dubbio il lavoro cancella i vizi generati dall'ozio.
Lavoro
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556) Chi domanda timorosamente, insegna a rifiutare.
Domande
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557) Chi accoglie un beneficio con animo grato paga la prima rata del suo debito.
Beneficenza
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558) Che senso ha piangere su singoli aspetti della vita? La vita intera è un pianto: ti incalzeranno nuovi mali, prima di aver saldato il conto coi vecchi.
Vita
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559) Che giovano a quell'uomo ottant'anni passati senza far niente? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita, né è morto tardi, ma ha impiegato molto tempo per morire.
Vivere
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560) Che differenza c'è se ci cade addosso il casotto delle sentinelle o un monte? Nessuna. Eppure c'è chi teme di più quest'ultima evenienza, sebbene entrambe siano ugualmente mortali: abbiamo più paura delle cause che degli effetti.
Paura
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561) Che cosa servono a quel tizio ottant'anni trascorsi nell'inerzia? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita, e non è morto tardi, ma lentamente.
Vivere
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562) Che cosa aspetti? Di aver esaudito tutti i tuoi desideri? Non arriverà mai quel momento.
Desiderio
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563) Che c'è di tanto ridicolo quanto cercare la morte, se proprio per paura della morte ti sei reso la vita impossibile?
Morte
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564) Certo qualcosa di simile all'amicizia è nell'amore, che si potrebbe chiamare una folle amicizia.
Amore
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565) Certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza.
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566) Certi animali, per non essere scovati, confondono le loro orme intorno alla tana: devi fare lo stesso, altrimenti non mancheranno i seccatori.
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567) Certe cose proprio per questo sono meno da temere, perché fanno molta paura. Nessun male è grande se è l'ultimo.
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568) Cerca di capire cosa è necessario e che cosa è superfluo. Il necessario ti si offrirà spontaneamente dappertutto, il superfluo dovrai cercarlo sempre con grandi sforzi.
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569) Capita che un agire ponderato conti più di un pensare assennato.
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570) C'è una grande differenza tra il non volere e il non saper peccare.
Peccato
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571) C'è un duplice vantaggio nell'insegnare, perché, mentre si insegna, si impara.
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572) C'è niente di più stolto del pensiero di quegli uomini, che si piccano di essere previdenti? Le loro occupazioni sono più laboriose: per poter vivere meglio, organizzano la vita a spese della vita.
Vita
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573) Breve è la vita che viviamo davvero. Tutto il resto è tempo.
Vita
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574) Bisogna perseverare e rinvigorire il nostro spirito con una assidua applicazione, finché la tendenza al bene diventi saggezza.
Saggezza
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575) Bisogna mirare alla libertà. E c'è un solo modo per ottenerla: l'indifferenza verso la sorte.
Libertà
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576) Bisogna fare attenzione a non seguire, come pecore, il gregge di chi ci precede, perché non si va dove si deve andare, si va dove vanno tutti.
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577) Bisogna cercare un bene che non si guasti giorno per giorno, che non conosca ostacoli. Qual è? Lo spirito, ma deve essere retto, onesto, grande.
Spirito
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578) Avere amici tutti sarebbe faticoso: è sufficiente non averli nemici.
Amicizia
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579) Averci dato un solo ingresso alla vita, ma diverse vie di uscita è quanto di meglio abbia stabilito la legge divina. Dovrei aspettare la crudeltà di una malattia o di un uomo, quando posso invece sottrarmi ai tormenti e stroncare le avversità?
Vita
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580) Attraverso le asperità, alle stelle.
Difficoltà
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581) Attraversa pure il mare, lascia che scompaiano terre e città all'orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai.
Mare
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582) Ascoltami: verso la morte sei spinto dal momento della nascita. Su questo e su pensieri del genere dobbiamo meditare, se vogliamo attendere serenamente quell'ultima ora che ci spaventa e ci rende inquiete tutte le altre.
Morte
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583) Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia.
Speranza
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584) Anche nel dolore v'è un certo decoro, e lo deve serbare chi è saggio.
Dolore
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585) Anche la vita, se manca il coraggio di morire, è una schiavitù.
Coraggio
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586) Anche la sfortuna è mutevole. Forse sarà, forse non sarà, nel frattempo non è; tu spera nel meglio.
Sfortuna
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587) Anche da un piccolo corpo può uscire uno spirito veramente forte e virtuoso.
Spirito
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588) Alla schiavitù più pulita è preferibile la morte più sozza.
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589) Alla sapienza non si può nuocere, il tempo non la cancella, nessuna cosa la può sminuire.
Sapienza
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590) Alla morte pensaci, per non temerla mai.
Morte
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591) Alessandro, re dei Macedoni, aveva incominciato a studiare la geometria per sapere, infelice, quanto fosse piccola la terra di cui aveva occupato una minima parte.
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592) Alcuni si immergono nei piaceri e, abituatisi, non ne possono più fare a meno e sono davvero infelici perché arrivano al punto che per loro il superfluo diventa necessario.
Piacere
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593) Alcuni filosofi hanno definito l'ira come una follia di breve durata; infatti è ugualmente incapace di controllarsi, dimentica del buon contegno e dei vincoli di parentela, cocciutamente impegnata a dar compimento alle proprie iniziative, chiusa ai consigli della ragione, sconvolta da motivi futili, incapace di distinguere la giustizia e la verità, in tutto simile alle frane che si infrangono su ciò che travolgono.
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594) Affrettati a vivere bene e pensa che ogni giorno è in sé stesso una vita.
Vivere
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595) Accogli serenamente l'inevitabile.
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596) Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.
Vizio
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597) Abbastanza lunga è la vita e data con larghezza per la realizzazione delle cose più grandi, se fosse tutta messa bene a frutto.
Vita
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598) Abbandona ogni preoccupazione per la tua esistenza e te la renderai piacevole.
Abbandono
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599) A volte domandiamo insistentemente cose che rifiuteremmo se qualcuno ce le offrisse.
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600) A me bastano poche persone, anzi una sola o addirittura nessuna.
Persone
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601) -Questo l'ha detto Zenone-; e tu, cosa dici? -Questo Cleante-; e tu? Fino a quando ti muoverai sotto la guida di un altro? Prendi il comando e pronuncia frasi che meritino di essere imparate a memoria, tira fuori anche qualcosa di tuo.
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